L’elezione del Cda di Alfa spacca Forza Italia e Lega. Caliendo: “Non siamo subalterni”
Il commissario forzista: "Gli esponenti della Lega hanno preferito votare in accordo con il Partito Democratico, così si compromette la coalizione"
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L’esito dell’assemblea dei sindaci, che ha eletto i due membri mancanti del Cda (Enrico Baroffio e Elena Bardelli), fa andare su tutte le furie i vertici di Forza Italia.
Proprio quella Forza Italia che sabato scorso, durante l’incontro presso la Sala Aler di Varese, ha ribadito la propria opzione per una coalizione di centro destra, ricevendo la condivisione dal segretario provinciale della Lega Matteo Bianchi, con una nota ora stigmatizza il comportamento tenuto dai rappresentanti della Lega: «che nell’ultima assemblea dei Sindaci del 10 ottobre hanno preferito votare in accordo con il Partito Democratico i due membri mancanti delle Cda di Alfa, società pubblica per il servizio idrico integrato in provincia di Varese».
A sollevare pubblicamente la questione è il commissario del partito, il senatore Giacomo Caliendo che spiega con fermezza la proprio contrarietà per quanto avvenuto: «Quello che ha fatto la Lega avviene a scapito degli alleati di centro destra e dopo aver bocciato la proposta di rinvio del punto avanzata da Marco Riganti, capogruppo di Forza Italia in Provincia, da Andrea Pellicini, Sindaco di Luino e Coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia ma anche da Emanuele Antonelli, Presidente della Provincia di Varese».
Caliendo critica il comportamento degli alleati che, spiega il senatore, potrebbe anche compromettere lo stare insieme in coalizione: «In un quadro di alleanze e di accordi elettorali – dice Caliendo -, situazioni del genere non solo minano i rapporti politici, ma pongono legittimi interrogativi sul senso dello stare insieme in una logica di coalizione. Se si è alleati si collabora e ci si rispetta, si dialoga senza approfittare degli altri ma soprattutto si cercano soluzioni condivise. Rinviare il punto della nomina dei Consiglieri mancanti di Alfa, senza andare troppo in là coi tempi, avrebbe consentito certamente la migliore scelta condivisa. Forza Italia chiede con fermezza rispetto e dialogo, rivendica con orgoglio il suo contributo vincente alle ultime elezioni provinciali non accettando subalternità a nessuno. Solo un centro-destra unito e plurale è in grado di essere competitivo e vincere ovunque».
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