Mensa dei poveri, il sindaco di Gallarate contrattacca: “Pronto a confrontarmi con la Procura”
Chiamato in causa dalle parole di Nino Caianiello e Alberto Bilardo, Andrea Cassani si dice tranquillo. "Comune si costituirà parte civile e io farà causa a chi tenta di coinvolgermi"
«Nessun comportamento illecito è stato perpetrato dal sottoscritto». Il sindaco di Gallarate Andrea Cassani contrattacca, dopo le ultime rivelazioni dalla indagine Mensa dei Poveri, che a maggio ha terremotato la politica gallaratese.
«Ho già dato mandato al mio legale, avvocato Cesare Cicorella, di contattare la Procura della Repubblica di Milano, affinché mi sia data la possibilità di smentire categoricamente, nella sede competente, qualsiasi implicazione contenuta nelle illazioni degli indagati».
La questione si è riaperta con le parole di Nino Caianiello e del suo braccio destro Alberto Bilardo che, nei loro interrogatori mentre erano detenuti, hanno detto che il sindaco Cassani era consapevole del fatto che Forza Italia stava facendo pressioni per indicare un professionista specifico per la redazione del nuovo piano regolatore (poi fermato solo dall’inchiesta). «Le indagini, e in particolare le intercettazioni ambientali e telefoniche, hanno messo in evidenza come non sia emerso alcun indice di coinvolgimento in situazioni opache: ritengo di poter dire che in virtù dei principi ai quali ho sempre improntato il mio modo di essere sindaco ho costituito un argine alla deriva che la Magistratura ha fatto emergere. La mia posizione di contrasto alle logiche corruttive e clientelari rende evidentemente sconcertanti le seppur marginali insinuazioni calunniose delle quali ho avuto notizia».
Cassani conferma inoltre quanto dichiarato già a giugno: «Il Comune di Gallarate si costituirà parte civile nei confronti di quanti hanno strumentalizzato la politica in modo avvilente». Un sollecito in questo senso è arrivato, qualche settimana fa e anche di recente, dall’avvocato Pietro Romano, promotore di una petizione per la richiesta di danni a chi sta patteggiando o andrà a giudizio.
Infine Cassani promette «una azione legale nei confronti di chi ha tentato di coinvolgermi in situazioni illecite». «Ribadisco la piena fiducia nella magistratura (che ha un quadro ben più completo di chi non possa leggere solo qualche spezzone di interrogatorio scelto dai giornalisti) e quindi sono pronto a confrontarmi con i Pubblici Ministeri per fugare qualsiasi ombra su di me, in quanto primo cittadino di Gallarate e in quanto uomo».
Foto
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.