Il “Tweet” del Gipeto
Social e internet possono aiutare a comunicare meglio la natura per diffondere cultura e consapevolezza. A festival Glocal un incontro dedicato a parchi e aree protette

“GipetOnAir“ è uno dei progetti recenti più affascinanti di comunicazione digitale che riguarda le aree protette, in questo caso quella del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Una webcam orientata su un nido della Valsavarenche e installata, come si può immaginare non senza difficoltà, dai guardiaparco ha permesso di seguire online l’intero percorso che dalla riproduzione di una coppia di gipeti ha portato alla deposizione dell’uovo, alla schiusa e alla crescita del piccolo, a cui è stato dato il nome Avrì.
Se da un lato dunque la tecnologia ha consentito agli studiosi di seguire in “prima fila” la vita di questi esemplari nell’ambito del progetto di monitoraggio sulla specie condotto in collaborazione con Federparchi, la giusta scelta comunicativa – passata tanto dai canali tradizionali quanto dai social network come Facebook e Twitter – ha regalato al pubblico la possibilità di assistere a un evento unico riguardante la vita di un animale, considerato estinto agli inizi del Novecento e tornato a nidificare nel Parco soltanto di recente.
Il caso di Greta Tumberg e l’entusiasmo che ha saputo diffondere soprattutto nei più giovani riguardo la sensibilità verso i temi ambientali, è l’esempio più eclatante ma non è il solo di quanto i nuovi linguaggi digitali e una comunicazione efficace possano avere un ruolo fondamentale nella diffusione di cultura e consapevolezza in materia di tutela e protezione del nostro patrimonio naturale.
Alla comunicazione dei Parchi e delle aree protette è dedicato uno degli incontri di Festival Glocal, il festival del giornalismo digitale, organizzato dal 7 al 10 novembre da VareseNews. Al panel “Come raccontare i parchi nell’era digitale” interverranno Luca Natale, responsabile della comunicazione del Parco nazionale delle Cinque Terre, Marco Clerici, presidente del Parco Pineta e Antonio Canu, presidente di Wwf Oasi.
Canu è autore, tra gli altri libri, di “Andar per parchi nazionali” (Mulino editore), un itinerario “slow” alla scoperta dei grandi parchi italiani, delle loro origini e peculiarità, in un’ottica di promozione di un turismo consapevole e sostenibile. L’Italia vanta infatti un livello di biodiversità tra i più alti d’Europa ma, allo stesso tempo, circa un terzo degli habitat è minacciato dall’attività umana e dalle sue conseguenze.
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