Un equipaggio varesotto al via della Baja 1000
Christine Giampaoli Zonca e Matteo Roncari saranno al via della gara californiana che partirà il prossimo 23 novembre
(Foto Facebook – Dynamic Racing)
Due varesotti saranno al via della più pericolosa gara off road al mondo: Baja 1000, è questo il nome di una delle più prestigiose e longeve gare automobilistiche off road al mondo.
1000 miglia (quasi 2000 chilometri), questo rappresenta il numero accanto al nome “Baja”, la sottile lingua di terra che si estende in Messico, appena poco più a sud dell’americana California, affacciata sull’Oceano Pacifico.
Siamo dall’altra parte del mondo e Christine Giampaoli Zonca (26 anni) e Matteo Roncari (30) si stanno preparando a partecipare alla grandiosa Baja 1000.
Nata nel 1967 questa gara consiste in una tappa unica, da partenza a traguardo, senza sosta. Un tracciato
di 2000 chilometri tra montagne, spiagge e deserto della Baja California da percorrere nel più breve tempo possibile. La Baja 1000 è l a competizione di rally non-stop point-to-point più lunga al mondo.
Il primo equipaggio totalmente italiano – oltre che varesotto – con una pilota femminile al via della Baja 1000.
E’ una sfida tra uomo, macchina e natura quella che ogni anno propone la Baja 1000. Una gara che può superare le 30 ore, con temperature proibitive, uno sforzo immenso da parte degli equipaggi, ridotte possibilità di comunicare, trappole create dal pubblico per creare incidenti spettacolari, strade tanto spettacolari quanto pericolose.
E’ questo lo scenario che la pilota italiana Christine Giampaoli Zonca si troverà ad affrontare per la terza volta quando all’alba del 23 novembre si presenterà allo start.
Christine nasce in India, da genitori italiani. Dopo numerosi spostamenti, tra i quali anche Varese, dettati dalle scelte lavorative dei genitori, Christine si trasferisce nelle Isole Canarie dove, a 17 anni compra un telaio, nudo, con i l quale realizzerà la sua prima auto da rally, una vecchia golf. Impara a saldare, montare, aggiustare componenti fino a che, all’età di 18 anni, fa il suo debutto nel mondo dei rally con l’auto che
lei stessa si è costruita.
Senza supporti economici, ma con una passione e determinazione senza l imiti, Christine nel giro di poco vince il Campionato Canario 2 Ruote Motrici e successivamente il Campionato Femminile Spagnolo di Terra. Dopo aver partecipato alla tappa del Mondiale Rally di Catalunya arriva la chiamata dagli Stati Uniti dove il team privato Dynamic Racing la ingaggia come pilota ufficiale diventando anche ambasciatrice. Il sogno di Christine di raggiungere i vertici mondiali del motorsport si trasferisce oltreoceano. Per completare la preparazione alla Baja 1000 l’equipaggio parteciperà nelle prossime settimane alla RECORD San Vicente 200, NORRA 500 i n Messico e alla Pure 301 negli Stati Uniti.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
GrandeFratello su Coppa Italia di hockey, la "follia ragionata" che torna a Varese per la terza volta
ccerfo su Fontana invita Trump alle Olimpiadi invernali del 2026: "Lo aspettiamo in Lombardia"
Ambro Ribo su Riconoscimenti a Varese: il valore della Polizia Locale lombarda sotto i riflettori
gokusayan123 su Spaccio nei boschi, sindaci della Valcuvia in prima linea: “Introduciamo le zone rosse”
Sergio Falcier su Dalla banca della memoria alla radio dei giovani: Angera vuole "diventare meta turistica 12 mesi l’anno"
Felice su Settimana della Sicurezza al Falcone di Gallarate: fuori presidi e polemiche "contro la militarizzazione"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.