Addio a Gabriella Sberviglieri, una vita per i diritti
Si è spenta oggi Gabriella Sberviglieri, 77 anni, figura storica della Cgil varesina e delle battaglie per i diritti delle donne
Si è spenta oggi Gabriella Sberviglieri, figura storica della Cgil varesina e delle battaglie per i diritti delle donne.
Tanti anni di lavoro nel sindacato, come Segretaria dei tessili della Cgil, poi Segretaria confederale a Varese e poi a Milano San Siro, e infine Segretaria del Sindacato pensionati, senza mai venir meno all’impegno sul fronte della difesa dei diritti delle donne, da fondatrice di Eos, il gruppo di ascolto storico per la tutela delle donne vittime di violenza, fino al ruolo di Consigliera di parità in Provincia di Varese.
Grande il cordoglio alla Camera del lavoro di Varese: «Una donna straordinaria- dice il Segretario generale Umberto Colombo – Una donna che ha dedicato tutta la sua vita a combattere ogni forma di ingiustizia, e in favore dei diritti sindacali, dell’emancipazione femminile e per la difesa della democrazia. Gabriella ci lascia una straordinaria eredità di lotte e impegno nel mondo del lavoro. Alla Cgil e a tutto il sindacato la sua morte lascia un vuoto incolmabile per il grandissimo e generoso impegno che ha contraddistinto il suo agire sempre dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori».
«Gabriella ha insegnato a moltissimi di noi della Cgil e del sindacato quanto sia importante la difesa dei diritti, in particolare quelli delle donne – aggiunge – Il suo impegno non si è limitato all’azione sindacale ma ha riguardato anche tante battaglie contro la violenza sulle donne, per la pace, la solidarietà, i diritti sociali e civili dei quali si è fatta paladina e portavoce in tutte le occasioni sul nostro territorio e non solo. A quanti l’hanno conosciuta personalmente resta non solo il ricordo, ma l’insegnamento e la grande coerenza nei confronti dei principi della solidarietà e della giustizia sociale. Con immenso dolore tutta la Cgil di Varese si stringe al marito Gianfranco Parodini».
«E’ stata un grande esempio per tutte noi – dice Simona Ghiraldi, sua compagna per molti anni nella Cgil varesina – Ci ha insegnato tutto ed è stata una grandissima donna, sensibile e attenta ai mutamenti senza tentennamenti nei principi».
«La UIl di Varese si unisce alla perdita della cara Gabriella Sberviglieri – scrive la segreteria Uil – era una donna tenace, sempre in prima fila a sostenere le battaglie unitarie di Cgil Cisl Uil Varese in favore dei più deboli , ma sopratutto dei diritti civili e laici delle donne , contro ogni forma di discriminazione contro il maschilismo e ogni forma di violenza».
«Siamo profondamente colpiti dalla morte di Gabriella Sberviglieri – dice Roberto Pagano della Cisl dei Laghi – perché rappresentava la sintesi perfetta dell’unitarietà sindacale sul territorio. Non ha mai fatto mancare la sua voce dove c’era da affermare la priorità dei diritti delle donne e dei più deboli. La sua è una storia sindacale di primissimo livello che ha segnato la crescita in termini di partecipazione di questo territorio. Con la sua morte viene meno un punto di riferimento per l’intero sindacato».
Anche Arcigay Varese ha espresso il proprio cordoglio per la morte di Gabriella Sberviglieri.
«Gabriella è stata una donna tenace e combattente, sempre in prima linea contro le discriminazioni – dice Giovanni Boschini, presidente Arcigay Varese – Dalle prime manifestazioni a Varese contro l’omofobia nel 2015 fino al Pride e alla fondamentale lotta alle violenze di genere: le sue battaglie politiche e la sua determinazione ci hanno insegnato tanto. Lascerà un vuoto incolmabile».
Gabriella Sberviglieri, nata a Fagnano Olona nel 1943, era cresciuta in una famiglia di umili origini. A soli 13 anni aveva iniziato a lavorare in un’azienda tessile, iscrivendosi subito alla Cgil e alla Fgci. A 18 anni si era iscritta al Pci e la fabbrica era diventata la fucina della sua formazione sindacale e politica.
Affermare la dignità e i diritti di chi lavora diventerà la costante delle sua vita. Dal 1970 al 2000 ricopre ruoli di primo piano prima nel sindacato dei tessili Filtea-Cgil poi nella Cgil territoriale e infine nel sindacato pensionati dello SPI. Particolarmente significativo e intenso il suo impegno sulla questione femminile e i diritti delle donne. Nel 2000 è nominata dal Ministero del Lavoro Consigliera provinciale di parità, carica ricoperta sino al 2012 con il compito di promuovere azioni positive, far rispettare le leggi e combattere le discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro. Ha fatto parte del gruppo di lavoro che ha collaborato con la ministra Livia Turco nella realizzazione di tre Leggi importanti: la n° 125 del ’91 sulle Azioni Positive; la n° 53 del 2000 sui Congedi Parentali; la n° 51 del 2001 sui maltrattamenti in famiglia.
Nel 1998 ha contribuito alla costituzione del Centro Antiviolenza Eos. Un centro diventato ben presto punto di riferimento delle donne che hanno subito violenza e luogo di impegno per combattere la cultura del dominio e del possesso che genera la violenza sulle donne nella società e soprattutto in famiglia. Per conto di Eos ha fatto parte fino all’ultimo respiro del Tavolo regionale istituzionale contro la violenza e della rete inter-istituzionale contro la violenza di cui il Comune di Varese è capofila.
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