Ferrovia Milano-Gallarate, avanti con il potenziamento. Confermato il raccordo per Malpensa
Intervenendo al Pirellone l'amministratore delegato di Rfi ha scandito i tempi degli interventi, compresi quelli per i nuovi binari e il collegamento Legnano-Busto verso Malpensa. Astuti: "Bene fino a Parabiago, ma necessario intervento fino a Gallarate"
Via i passaggi a livello sulla direttrice Alptransit, avanti con il potenziamento della Rho-Gallarate e con il raccordo Legnano-Busto Fnm per un nuovo accesso diretto a Malpensa.
Sono alcune delle prospettive a breve e medio termine – dal 2021 – annunciati dall’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile, in audizione in commissione infrastrutture al Pirellone, a Milano.
L’intervento sul Nodo di Milano e di Gallarate, finanziato con 37,5 milioni di euro, è previsto nella timeline delle azioni a breve-medio periodo, tra 2021 e 2022. Nel caso specifico di Gallarate – uno dei principali snodi di traffico in Lombardia – il progetto prevede “il rinnovo tecnologico dell’impianto di Gallarate con la realizzazione di un unico apparato centrale per la gestione dell’intero perimetro della stazione”. Oltre a questo saranno potenziati i binari usati per i treni merci, l’apparato di circolazione (la “torre di controllo”) della stazione di Somma Lombardo e la possibilità di usare in modo più flessibile i binari tra Gallarate e Sesto Calende.
A “medio-lungo periodo”, cioè tra 2022 e 2025, è previsto invece il quadruplicamento Rho-Parabiago e il cosiddetto Raccordo Y. La prospettiva è di attivare entro il 2024 la prima fase del quadruplicamento dei binari Rho-Parabiago: i due binari esterni servirebbero ai treni veloci (diretti, Eurocity) e i due interni invece per i servizi locali (potenziando i servizi suburbani S fino a Parabiago).
L’intervento consentirebbe di passare da una capacità teorica di 10 treni all’ora per direzione a 24 treni all’ora per direzione. Resta il nodo dei fondi da reperire: la spesa complessiva confermata è di 827,7 milioni di euro e ne sono stati stanziati dal CIPE, ad oggi, 500.
Secondo le slide presentate da Gentile è appunto confermato anche il celebre (localmente) “raccordo Y”, il doppio binario che unirebbe la stazione di Legnano FS a quella di Busto Nord, come accesso più diretto a Malpensa.
È un’opera – il raccordo – su cui c’era qualche incertezza, negli ultimi anni: da un lato sarebbe la soluzione più comoda per connettere Milano Centrale a Malpensa, dall’altro ha un limite strutturale (il binario da Malpensa verso la città s’immette “tagliando la strada” al binario Milano-Gallarate in direzione Nord e limita quindi il numero di treni).
Inoltre è anche aperto il progetto di FerrovieNord per un secondo accesso a Malpensa da Nord: un progetto da 250 milioni e per cui ci sono ancora criticità da risolvere.
D’altra parte, le prospettive incerte su questo progetto creano anche qualche problema a livello locale (qui).
«Abbiamo avuto rassicurazioni sullo stato delle opere – commenta il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti – e va riconosciuto lo sforzo importante dell’azienda e del Governo, con due puntualizzazioni: il quadruplicamento da Rho a Parabiago è un intervento importante e atteso ma è fondamentale che al più presto si realizzi anche la tratta da Parabiago a Gallarate, senza la quale anche la prima tratta non può dare i risultati sperati. Ho anche chiesto al dottor Gentile una particolare attenzione su AlpTransit, che interessa un territorio fragile e dove mancano ancora risposte sulla sicurezza, sulle compensazioni ambientali e sulle barriere fonoassorbenti».
Ovviamente il piano di Rfi tocca anche tutte le altre province lombarde: oltre a numerosi interventi di potenziamento, prevista anche la realizzazione del collegamento ferroviario (orizzonte 2025) per Orio al Serio, con breve bretella dalla stazione di Bergamo.
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