Forze dell’ordine a lezione: come trattare i soggetti autistici
Oltre 60 operatori dei diversi corpi delle hanno partecipato all'incontro di formazione delle associazioni “L’Ortica” e “Articolo 3”
Come affrontare soggetti affetti da sindrome dello spettro autistico.
È il tema della lezione che si è tenuta nella sala conferenze del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese a cui hanno preso parte oltre 60 operatori appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma del Carabinieri, alla Polizia Penitenziaria, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Locale e alla Guardia di Finanza.
Coordinato dalla Prefettura di Varese e organizzato insieme alle associazioni “L’Ortica” di Milano e “Articolo 3” di Varese, l’evento è servito a illustrare le strategie comportamentali che possono essere messe in atto dagli operatori del settore della sicurezza e dell’ordine pubblico durante i controlli nei confronti di questi soggetti.
Durante il convegno la Dott.ssa Fabrizia Rondelli di Milano e la Dott.ssa Emanuela Romeo di Varese hanno fornito agli operatori di Polizia e ai Vigili del Fuoco specifiche indicazioni sulle modalità operative da adottare per facilitare un corretto approccio relazionale, nonché sulle tecniche più appropriate per gestire le problematiche comportamentali e stabilire una relazione positiva in grado di favorire la collaborazione.
Sono state presentate anche storie vere di ragazzi autistici, per illustrare possibili forme di comunicazione da utilizzare con persone autistiche sia “verbali” che “non verbali” o spiegare quali disturbi sensoriali possono essere scambiati per comportamenti poco collaborativi.
Il Prefetto di Varese, Dott. Enrico Ricci, che ha aperto i lavori si è congratulato per l’iniziativa e ha sottolineato l’importanza del corretto approccio per riuscire a riconoscere una persona autistica e sapere come relazionarsi in una situazione emergenziale.
L’incontro, ha concluso il Prefetto, si inserisce nel solco della collaborazione tra le Istituzioni e i cittadini.
L’iniziativa è stata accolta con estremo interesse anche perché alcuni ragazzi autistici sviluppano capacità intellettive superiori a quelle dei coetanei normodotati, tanto da generare, a volte, fenomeni di bullismo tra i banchi di scuola e sulla rete internet. Ne consegue l’esigenza di una vigilanza permanente, idonea a gestire in modo adeguato questi aspetti che impongono una capacità di ascolto più penetrante.
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