Gazzada Schianno dice no alla tariffa puntuale di bacino
Il consiglio comunale ha bocciato il progetto di Coinger. Nel caso non arrivasse una controproposta accettabile, l'amministrazione potrebbe valutare di uscire dalla società
Gazzada Schianno dice no, compatta, alla tariffa puntuale di bacino proposta da Coinger. Il Consiglio comunale si è riunito ieri sera, giovedì 7 novembre, ed ha votato di non approvare il progetto.
Ma non solo: nella delibera si legge che “maggioranza e minoranza hanno deciso di dare mandato al sindaco Paolo Trevisan, in assenza di proposte da parte di Coinger coerenti con le criticità espresse, di valutare l’opportunità di recedere da Coinger ai sensi dell’articolo 24 dello statuto, verificando l’esistenza sul mercato di soggetti idonei ad offrire il medesimo servizio”.
In sintesi quindi, in mancanza di una controproposta convincente da parte della società, Gazzada Schianna potrebbe decidere di lasciare Coinger e chiedere ad altri di svolgere il servizio di raccolta rifiuti.
Soddisfatto il sindaco, prima di tutto per la unità di intenti: “Su un argomento così impegnativo e complesso, tutti, maggioranza e minoranza ci siamo trovati compatti per garantire il meglio al paese: all’unanimità abbiamo respinto la proposta di Coinger perché irricevibile.
Consideriamo positivo il lavoro fin qui svolto da Coinger: fino ad oggi il servizio è stato più che accettabile. Non riusciamo quindi a capire la scelta di cambiare le cose. Sulla carta, anche a loro dire, erano in grado di dare il miglior servizio al miglior prezzo. Perché cercare altre strade?
Il messaggio forte che diamo anche agli altri comuni è che maggioranza e minoranza devono trovare un punto comune, come abbiamo fatto noi. Per questo ringrazio Frattini, Maffiolini e Bosco della minoranza”.
Che cosa accadrà ora? I Comuni che respingono il progetto sono dieci. Tutti chiedono una proposta alternativa che contempli un approccio “più morbido” alla tariffa puntuale di bacino (che, ricordiamo, prevede che i cittadini paghino direttamente a Coinger solo per la quantità di rifiuti che producono. Gli introiti andrebbero nelle casse del consorzio e non più nei bilanci di singoli comuni).
Nella prossima assemblea potrebbe essere messa sul tavolo la proposta di Fabrizio Taricco che nel dettaglio non è ancora stata illustrata.
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