Gli skater chiedono un futuro e rispetto per il park di piazza Repubblica

A preoccupare i giovani sono lo spostamento dell'area mercato e il mancato coordinamento su alcune scelte: "Abbiamo trovato di punto in bianco gli operai che montavano i mercatini sulle strutture sportive"

skater piazza repubblica varese

Chiedono ascolto e rispetto per un luogo che è pubblico ma che in qualche modo sentono loro perché, effettivamente, sono loro a dargli un’anima. Sono gli skater di piazza Repubblica, un gruppo di ragazzi molto numeroso che frequenta abitualmente lo skatepark installato dal Comune sulla piazza.

È uno dei pochi luoghi di quella piazza, famosa per essere teatro di degrado e spaccio, ad essere frequentato da giovani che con la scusa dello sport rappresentano comunque, nel loro piccolo, un presidio sociale vivo e pulsante.

Si sono presentati in redazione per raccontare i problemi che affrontano in un luogo che gli sta tanto a cuore e le preoccupazioni che nutrono per il futuro di quell’area.

«Come è già capitato in altre occasioni è stata presa una scelta che riguarda lo skatepark senza nemmeno un piccolo avvertimento degli effetti che avrebbe avuto verso chi usufruisce quotidianamente di quelle strutture». A raccontarlo sono Jacopo, Enrico e Giovan Battista, tre degli skater di piazza Repubblica che la scorsa settimana hanno tentato anche una piccola manifestazione di protesta davanti a Palazzo Estense.

«È successo che quando ci siamo presentati in piazza con i nostri skate abbiamo trovato gli operai intenti a montare le casette per i mercatini di Natale proprio sopra le strutture sportive  -raccontano i giovani – e così abbiamo scoperto che fino a al 7 gennaio non avremmo potuto utilizzare lo spazio. E non è la prima volta che capita: una volta le strutture sono state rimosse per tre mesi con le stesse modalità, altre volte vengono danneggiate e nonostante il nostro impegno personale si fatica ad intervenire».

skatepark piazza repubblica

Insomma, quello che chiedono, oltre ad un incontro con l’amministrazione comunale, è un po’ di rispetto per un luogo pubblico sul quale comunque la città ha fatto un investimento e che, fortunatamente, sta funzionando perché crea occasione di sport e soprattutto di aggregazione.

«Ne facciamo anche una questione di cultura sportiva – racconta gli skater -, provate ad immaginare se in un campo da calcio o da basket abitualmente frequentato da squadre sportive ad un certo punto spuntasse un mercatino senza che nessuno ne fosse stato informato? Credete che potrebbe mai succedere? No, e allora perché con lo skatepark accade?».

Se oggi i ragazzi lamentano questi problemi a preoccupare ancora di più è il futuro di quell’area: «Abbiamo avuto modo nei mesi scorsi di confrontarci con il Comune relativamente ai progetti futuri che riguardano la piazza e il mercato e visto quello che accade già oggi siamo preoccupati per quel che accadrà domani allo skatepark. Ci sarà ancora? Dove verrà spostato? Noi siamo qui e ci teniamo molto, così come ci teniamo ad essere ascoltati e ad aprire un confronto costruttivo su questo tema che ci riguarda cos’ da vicino».

«Ci siamo già visti a luglio ci possiamo incontrare di nuovo volentieri – spiega l’assessore alle attività produttive Ivana Perusin -. Purtroppo confermo che fino al 7 gennaio l’area sarà destinata a mercatini di Natale ma per il futuro abbiamo ancora delle ipotesi aperte. Quando porteremo il mercato la pista la dovremo spostare. Dobbiamo cercare altro posto dove metterla e magari aggiungere degli spalti. Gli spazi finora presi in considerazione sono davanti allo stadio o al piazzale Aler. Ci ragioniamo nei prossimi mesi, con loro, e cerchiamo di capire: lungi da me eliminare la pista, che è graditissima».

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Novembre 2019
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