Investimenti della ‘ndrangheta nelle pizzerie nel Nord Italia, 9 arresti
Tra i sequestri, per oltre 10 milioni di euro, le quote societarie di alcuni ristoranti di una nota catena di pizzerie
Squadra Mobile e Divisione Anticrimine Milano coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano hanno scoperto un giro di denaro, frutto di attività illecite, reinvestito nel circuito della grande ristorazione in Lombardia e Piemonte da parte di appartenenti alla criminalità organizzata calabrese.
Sono 9 le persone arrestate, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere e trasferimento fraudolento di valori.
Le indagini hanno fatto luce sugli interessi di soggetti contigui alle cosche calabresi, che reinvestivano denaro frutto di attività illecite, con immissione di grandi capitali nel circuito della grande ristorazione nel Nord Italia. Tra i sequestri, per oltre 10 milioni di euro, le quote societarie di alcuni ristoranti di una nota catena di pizzerie.
Il gruppo in questione – Tourlè, specializzato in “giropizza” – ha diversi punti vendita in franchising anche nel Varesotto, tra cui i locali di Gazzada Schianno e Marchirolo.
«Ma noi siamo franchisee, nulla abbiamo a che fare con l’inchiesta, difatti i ristoranti di Gazzada e Marchirolo sono aperti», spiega il titolare delle due pizzerie Andrea Impastato, che aggiunge: «Non abbiamo avuto perquisizioni o altri contatti con le forze dell’ordine in questi giorni».
In serata è arrivata la comunicazione dei legali rappresentanti dei locali affiliati al marchio Tourlè di Gazzada Schianno, Marchirolo, Olgiate Olona, Carbonate (CO) e Bergamo (BG). Questa la nota diffusa
Apprendiamo con rammarico e stupore la notizia dell’operazione giudiziaria che ha portato al sequestro delle quote della società Myob Srl, che detiene il marchio Tourlè, e delle società che gestiscono i Tourlè di Sesto San Giovanni, Cologno Monzese e Torino, che sarebbero direttamente partecipate dalla medesima Myob..
I legali rappresentanti dei punti vendita Tourlè sopra citati tramite i propri procuratori, Avv. Andrea Brenna del foro di Varese e Avv. Ivan Fossati del foro di Milano, segnalano che le proprie società operano in franchising, sono autonome ed indipendenti e non hanno alcun vincolo o rapporto di partecipazione con la Myob.
In particolare, i locali affiliati al marchio Tourlè di Gazzada Schianno, Marchirolo, Olgiate Olona, Carbonate (CO) e Bergamo (BG) precisano che essi non risultano in alcun modo coinvolti nelle indagini e sono pertanto pienamente operative.
L’Avv. Brenna e l’Avv. Fossati dichiarano che seguiranno con attenzione l’evoluzione della vicenda e che nei prossimi giorni verranno adottate tutte le azioni a tutela dell’immagine e del buon nome delle società da loro assistite.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Papi57 su A Varese le imprese sono sotto pressione: i costi energetici superano la media lombarda
GrandeFratello su Coppa Italia di hockey, la "follia ragionata" che torna a Varese per la terza volta
ccerfo su Fontana invita Trump alle Olimpiadi invernali del 2026: "Lo aspettiamo in Lombardia"
Ambro Ribo su Riconoscimenti a Varese: il valore della Polizia Locale lombarda sotto i riflettori
gokusayan123 su Spaccio nei boschi, sindaci della Valcuvia in prima linea: “Introduciamo le zone rosse”
Sergio Falcier su Dalla banca della memoria alla radio dei giovani: Angera vuole "diventare meta turistica 12 mesi l’anno"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.