La ndrangheta tra noi

È il titolo della serata di riflessione promossa dopo l'ultima inchiesta che ha riportato in evidenza, ancora una volta, il radicamento della mafia calabrese nella zona di Malpensa

Ferno generica generiche

Il titolo è chiaro e volutamente inquietante: “La ndrangheta tra noi”. 

L’incontro è promosso dalla cooperativa San Martino, insieme ad una serie di associazioni di Lonate Pozzolo e Ferno. Due paesi che condividono molto, compresa – purtroppo – la presenza radicata della criminalità organizzata, che passa per intimidazioni, pressioni, rapporti con la politica. Come è emerso con forza ancora l’ultima inchiesta del 2019.

«I recenti avvenimenti giudiziari che hanno visto la Magistratura e le Forze dell’ordine intervenire clamorosamente nel territorio di Ferno e di Lonate Pozzolo inducono ad approfondire l’argomento dei pericoli di infiltrazioni malavitose nel tessuto sociale, economico e persino politico dei nostri paesi. Su di un argomento tanto sensibile è indispensabile una informazione documentata, per evitare banalizzazioni o semplificazioni qualunquistiche. Proprio per effettuare un primo momento di documentazione la Cooperativa San Martino di Ferno ospiterà venerdì 29 novembre alle ore 21, nel salone superiore in via Mazzini 16 un primo incontro conoscitivo sulla “Storia della criminalità organizzata nel territorio” tenuto dalla dott. Federica Beretta, giornalista, tra le autrici di un monitoraggio della presenza mafiosa in Lombardia realizzato dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli Studi di Milano», che ha toccato anche l’area tra Alto Milanese e Basso Varesotto.
Coordinerà l’incontro il dottor Paolo Rossetti, giornalista del “Cittadino di Monza”.

«Il bisogno di conoscere meglio partendo dalla storia del fenomeno è stato condiviso da tutti i soggetti promotori dell’iniziativa». Oltre la Cooperativa San Martino di Ferno si registra l’attiva partecipazione di Periferia Sociale, la Consulta per la legalità del Comune di Lonate Pozzolo, Associazione “Laura Prati” di Cardano al Campo, Cooperativa di Consumo di Samarate e della CGIL di Varese.

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«Nelle riunioni preparatorie della conferenza tutti i soggetti intervenuti si sono chiesti poi quale fosse la percezione diffusa presso i cittadini sul pericolo di presenza malavitosa nel proprio paese». Per questo le associazioni hanno predisposto un questionario, che verrà presentato la sera del 29 novembre. «Dal questionario potrà emergere il livello quantitativo e qualitativo di percezione sul fenomeno recentemente balzato all’attenzione della cronaca, non solo locale».

Il questionario, rigorosamente anonimo, è disponibile e compilabile on line qui, i dati verranno raccolti e le risposte verranno sintetizzate in un report che verrà diffuso nel secondo incontro, che è già in programma il 17 gennaio 2020.

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Pubblicato il 25 Novembre 2019
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