L’addio a Carlo Bellora, musicista
Musicologo e violinista, collaboratore di importanti testate e istituzioni, era docente all'istituto Puccini e molto attivo nella vita cittadina, a cui offriva competenza e garbo
Gallarate e il mondo della musica danno l’addio a Carlo Bellora, scomparso improvvisamente nella notte.
Cinquantasei anni, violinista apprezzato, era conosciuto in città per le sue tante collaborazioni e anche per il ruolo di docente: insegnava Storia della Musica all’Istituto Puccini, il conservatorio pareggiato di Gallarate.
Diplomato in violino al Conservatorio “G.Verdi” di Milano, si era laureato in lettere moderne ad indirizzo musicologico con Francesco Degrada, studiando composizione con Luca Macchi. “Ha collaborato con importanti istituzioni quali l’Accademia Chigiana di Siena, la Società Italiana di Musicologia, con famose enciclopedie internazionali come The New Grove Dictionary of Music and Musician e Die Musik Geshickte und Gegenwart e testate specialistiche come Amadeus e Brescia Musica. Ha scritto alcune note di copertina per importanti CD di musica cameristica e sinfonica per Deutsche Grammophone,Decca, per Dynamic e per Famiglia Cristiana. Dal 2002 al 2006 è stato il curatore dell’Ufficio Letteratura Musicale dell’Orchestra Verdi di Milano e dal 2007 al 2009 dell’archivio di Casa Musicale Sonzogno di Milano”. Collaborava come critico musicale per la rivista Musica e ha pubblicato per l’editore Zecchini il libro Filippo Manfredi, la biografia e l’opera strumentale. Nel 2013 sempre per Zecchini ha collaborato alla redazione del manuale Guida all’ascolto della musica da concerto.
La notizia della sua scomparsa ha toccato molti in città. A Gallarate, oltre che al Puccini, è stato docente alle scuole medie Majno e al Liceo scientifico (ha insegnato anche al socio-psico-pedagogico di Varese e al Crespi di Busto Arsizio).
Ma la sua competenza e il suo garbo avevano animato anche tanti altri momenti culturali, con appuntamenti a Duemilalibri e Filosofarti, ma anche con il Centro Cattolico di Cultura. Fuori dal mondo della musica, aveva raccontato la sua storia di famiglia anche nell’iniziativa “Gallarate anni Venti”, promossa da Società Gallaratese degli Studi Patri, VareseNews, Ordine degli Architetti, con l’adesione del Fai, con cui Bellora aveva collaborato in diverse iniziative.
«Esprimo il cordoglio della intera città di Gallarate» ha detto l’assessore alla cultura Massimo Palazzi. «Carlo oltre a essere stato un violinista eccellente e un cultore della Bellezza ha sempre collaborato con passione per diffondere l’armonia tra le nuove generazioni dirigendo per anni la Corale di istituto e attirando tantissimi studenti alla pratica musicale» dice la dirigente del liceo Crespi di Busto Cristina Boracchi, che è stata promotrice del gruppo di Filosofarti con cui Bellora ha a lungo collaborato. «Da sempre presente nel festival filosofarti che ha sostenuto , apprezzato e condiviso fin dai primi anni con una generosità rara. L’armonia che produceva con le sue mani sui suoi strumenti musicali era un’armonia che diffondeva anche nelle relazioni interpersonali e nella convinzione di dover mantenere sempre alti i valori dell’umanità e della gentilezza». «Era sempre disponibile a contribuire con le sue sonate» aggiunge Paolo Martinelli, del Distretto del Commercio, ma anche della parrocchia Santa Maria Assunta. «Aveva ad esempio animato due momenti nello Spazio Restauro della Basilica in via Postcastello, due anni fa. Ma ancora a dicembre avrebbe dovuto suonare in un cortile durante il periodo di Natale».
I funerali si terranno venerdì 22 novembre, alle 15.15, nella Basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate. Alle 15 sarà recitato il rosario.
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