Lavoratori in nero col reddito di cittadinanza
La Guardia di Finanza di Olgiate Comasco hanno intensificato i controlli nel settore del sommerso, effettuando oltre 30 interventi e riscontrando numerose violazioni

Prosegue l’attività della Guardia di Finanza a contrasto delle diverse forme di illegalità economico – finanziaria sul territorio comasco. I militari della Compagnia di Olgiate Comasco, nelle ultime settimane, hanno intensificato i controlli nel settore del sommerso da lavoro effettuando oltre 30 interventi e riscontrando numerose violazioni sia di natura amministrativa che penale.
Tra i venti lavoratori in nero individuati, i Finanzieri hanno accertato che due di questi sono anche percettori del reddito di cittadinanza. In un caso, all’interno di un’impresa commerciale, operante nel settore ortofrutticolo e sita nel comune di Beregazzo, hanno rilevato la presenza di un lavoratore “in nero”, impiegato da diversi mesi. Il secondo soggetto, invece, impiegato nel settore della commercializzazione di alimenti, è stato scoperto nel comune di Mozzate.
Oltre ai rilievi di natura amministrativa, che prevedono la cosiddetta “maxi-sanzione” nei confronti dei datori di lavoro, sino ad un massimo di €. 12.960,00, si è proceduto a denunciare i percettori del sussidio alla competente Autorità Giudiziaria, nonché a segnalare i fatti emersi all’I.N.P.S. per la revoca del beneficio.
L’attività di servizio si inquadra in un più ampio contesto ispettivo che ha visto i Finanzieri di Olgiate Comasco impegnati, negli ultimi mesi, nell’esecuzione di complessivi 123 accessi ispettivi presso varie attività commerciali (bar, ristoranti, lavaggi auto, strutture ricettive, alimentari, ecc.) per verificare la regolarità delle posizioni lavorative del personale impiegato.
Nel corso delle operazioni, svolte nei vari comuni dell’Olgiatese, sono stati identificati centinaia di dipendenti, 85 dei quali risultati totalmente “in nero” in quanto privi di copertura assicurativa e regolare assunzione, di cui uno, nel Comune di Bizzarone, oltretutto, risultato essere minorenne. Ad oggi, quattro sono risultati essere anche percettori del reddito di cittadinanza.
Ciò ha comportato la contestazione di sanzioni amministrative per circa 180.000 euro.
Oltre il 50 per cento dei soggetti controllati ha già provveduto a sanare le irregolarità assumendo i lavoratori con regolari forme contrattuali e pagando le relative sanzioni.
Nei confronti di 22 esercizi sottoposti a controllo è scattata, anche la sospensione dell’attività commerciale così come previsto dalle norme in materia atteso che una percentuale, superiore al venti per cento della forza lavoro presente, è risultata “in nero”.
L’operazione di servizio si inserisce nel quadro delle attività istituzionalmente svolte a tutela degli interessi dei lavoratori e degli operatori economici onesti che ottemperano agli obblighi di legge e soffrono forme insidiose di concorrenza sleale.
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