Luinese tra passato e futuro, fotografia di un territorio che appassiona

Tutto esaurito per la serata a Palazzo Verbania organizzata da Varesenews e Confartigianato dove sono state raccontate storie e realtà del territorio. Appuntamento il 5 dicembre a Varese

Avarie

Una luce accesa in cima alla montagna ci salverà. Ma occorre coraggio per tenerla viva. Ieri sera, giovedì, a Palazzo Verbania si è parlato del futuro di una zona – il Luinese – che sta cercando una quadra alla fine del percorso partito negli anni ‘80 e ancor prima con la crisi della grande manifattura lasciatasi alle spalle una scia di opere immobiliari anche di grande volume ma dismesse, che vanno ricollegate alla realtà.

Uno sforzo molto importante sul piano della progettazione che i Comuni stanno facendo, come ha ricordato Andrea Pellicini, sindaco di Luino che ha confermato la vendita dell’area Ratti, una delle principali testimonianze della grande industria che troverà un suo nuovo disegno all’interno di quello tratteggiato dal piano di governo del territorio in itinere.

È stato, Pellicini, il primo degli interlocutori della serata dedicata a “Territori in Tour”, il reportage – ma anche inchiesta giornalistica di approfondimento, e docufilm dalle immagini spettacolari girate da J.J.Bustamante – realizzato da Varesenews su impulso di Confartigianato Imprese Varese per raccontare il cambiamento in atto in cinque macro aree del Varesotto: già è stato segnato il tutto esaurito per Saronno, Busto Arsizio e Gallarate.

E a Luino oltre cento persone hanno ascoltato tutti gli interventi seguiti dalla proiezione del docufilm frutto del collage delle tappe in tutte e cinque le città visitate.

Si è spaziato nella tecnologia e nella necessità di mantenere manodopera altamente qualificata nel territorio di confine con Eric Bastioli di Autosoft Multimedia, azienda avvenirìstica di Germignaga che sta raddoppiando il volume dei suoi capannoni e che sta dunque investendo sul proprio futuro creando un forte aggancio con il mondo della formazione scolastica e professionale del territorio.

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Un aggancio che spesso, per altre realtà, non basta. Lo ha ricordato il presidente di Confartigianato Imprese Varese Davide Galli intervenuto su questo tema per illustrare il progetto di legge “Aree di Confine” che punta su una defiscalizzazione del costo del lavoro orientato ad aumentare il netto in busta per i lavoratori che vinceranno la tentazione del posto in Svizzera così da prevenire la desertificazione professionale e produttiva.

Si è rimasti a Luino e dintorni per trattare del mercato immobiliare con Antonello Leccese: in un passaggio del video è stato trattato l’argomento “Expo 2015” e il volano generato sull’indotto turistico e non solo: un panorama che potrebbe replicarsi anche per Milano-Cortina 2026, la data dei giochi olimpici invernali.

Il lago e la bella passeggiata, le barche a vela, il turismo e lo sport come faro attrattivo.

Ma la montagna? Qui arrivano le dolenti note che non si possono certamente risolvere col piagnisteo. Anzi. C’è la storia del giovane allevatore, Riccardo Mocellin che è andato in montagna a investire su un progetto di allevamento d’alpeggio per produrre latte della filiera Formaggella del Luinese (doveva parlare il suo collega Flavio Carraro rimasto bloccato in valle al Pian del Larès per un intervento medico fatto su un suo bovino), e c’è l’imprenditore che ha un ristorante raggiungibile solo a piedi, a Monteviasco che è pure insegnante come chef di cucina al centro di formazione professionale di Luino e consigliere comunale di minoranza a Curiglia con Monteviasco.

Riaprirebbe il suo ristorante a Monteviasco? «Sì, senz’ombra di dubbio» ha risposto Moreno Tosi con un ragionamento quasi ascetico ma dai risvolti molto, molto concreti: «Se la montagna si spopola, i problemi si trasferiscono in pianura. E non possiamo permettercelo». Una battaglia che sta combattendo anche il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca Fabio Passera che nelle frazioni montane – della Veddasca appunto, dirimpetto a Monteviasco – cerca di far arrivare l’ossigeno di uno sviluppo sostenibile, ma anche di un’attenzione spasmodica alle reti, ai collegamenti. «Ma la vera scommessa – ha spiegato Passera – è la collaborazione fra enti. Ne sappiamo qualcosa su come è stato affrontato il cantiere sulla statale 394».

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La vera prima linea del cambiamento di questo territorio è rappresentata anche dai bisogni sociali che variano nel tempo. E se dunque trent’anni fa Asilo Mariuccia era chiamato a rispondere alle esigenze di ragazzi con problemi ma con una famiglia alle spalle, questo oggi non avviene quasi più per via del fenomeno dell’immigrazione.ecco allora che la formazione lavorativa diventa basilare per offrire un futuro che passi per una professione, ai tanti giovani accolti da questa struttura milanese con una importante dependance a Porto Valtravaglia, come ha raccontato Emidio Musacchio.

La chiusura della serata – condotta dalla giornalista Sara Bartolini con l’ausilio del collega Davide Ielmini – è stata l’occasione per il direttore di Varesenews Marco Giovannelli di ribadire l’attenzione del giornale sull’intera area del Lago Maggiore e per invitare tutti alla grande serata conclusiva di Territori in Tour che si terrà alle Ville Ponti di Varese il prossimo 5 dicembre con un ospite speciale: Nicola Zanardi, direttore della Digital Week di Milano.

COME ISCRIVERSI ALLA SERATA DEL 5 DICEMBRE A VILLE PONTI:

Il link per l’iscrizione: https://www.eventbrite.it/e/76430773501
L’evento su Facebook https://www.facebook.com/events/417366425826535/

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Novembre 2019
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