Apre il “pronto soccorso pediatrico”. Uno dei 5 della Lombardia
Il 14 dicembre verrà inaugurato il nuovo spazio al piano terra del Del Ponte. Il primario, dottoressa Plebani, spiega cosa cambia nella gestione dell'emergenza e urgenza
Il 14 dicembre sarà una data importante per Varese. La città avrà un pronto soccorso dedicato ai bambini.
Non un punto di primo intervento, non una pediatria aperta al territorio, ma un vero e proprio reparto dove emergenza e urgenza saranno gestiti secondo procedure e protocolli standard. Quello che si inaugurerà ufficialmente sarà il quinto pronto soccorso pediatrico della Lombardia.
A sottolineare l’importanza della novità è il professor Massimo Agosti che del Dipartimento infantile è responsabile: « Il Del Ponte è uno dei 5 hub pediatrici lombardi insieme a Milano ( Sacco e Policlinico), Bergamo e Brescia. Sono due anni che abbiamo iniziato a lavorare per prepararci a questo cambiamento. È arrivata una nuova responsabile, la dottoressa Anna Plebani, e poi abbiamo costruito percorsi, condiviso metodologie, formato il personale sulle tante casistiche dell’emergenza della fascia pediatrica. Dal 14 dicembre possiamo dire che, per i bambini, ci sarà un solo punto di riferimento per l’emergenza e urgenza e sarà il pronto soccorso del Del Ponte».
L’offerta di assistenza sarà a 360 gradi anche se sarà un lavoro graduale di potenziamento e che avrà il suo punto vero di svolta quando aprirà la terapia intensiva pediatrica ( probabilmente a marzo 2020): « I bambini che arriveranno in PS – spiega la dottoressa Plebani – saranno presi in carico e sarà costruito un percorso di cura. Chiaramente, questo è un ospedale collegato al Circolo per cui ci potranno essere ancora spostamenti verso quel presidio. Ma tutto avverrà secondo procedure standardizzate, d’intesa con i colleghi del Circolo».
La dottoressa Plebani si prepara a rivivere un’esperienza che la vide protagonista nel 2000 quando la clinica De Marchi divenne pronto soccorso a tutti gli effetti: « Abbiamo la fortuna di avere a disposizione degli spazi veramente belli – commenta la responsabile – ampi e decorati in modo armonioso per permettere al bimbo di distrarsi dalla sua sofferenza. L’accettazione sarà proprio come in ogni PS: un infermiere effettuerà il triage assegnando il codice colore in base alla gravità. Dal bianco, che sono i casi minori, si passa poi al verde, al giallo e al rosso. Abbiamo una “emergency room” con personale specializzato in anestesia e rianimazione sempre presente».
La differenza rispetto all’assistenza di un punto di primo intervento è sostanziale: ci sono percorsi standard, codici colore ma, soprattutto, personale medico e infermieristico specializzato nella gestione dell’emergenza e urgenza. Non più, quindi, pediatri in condivisione con il reparto, ma una squadra assegnata formata da 8 pediatri, oltre al primario, 21 infermieri e 7 oss : « Rispetto al passato, cambia l’approccio clinico – spiega il professor Agosti – Sono mesi che ci stiamo preparando e continueremo a migliorare e a perfezionare la presa in carico».
In PS potranno arrivare anche traumi minori: « In pronto soccorso verranno visitati e sarà fatta una lastra per capire la gravità – spiega la dottoressa Plebani – nel caso di frattura, il bambino verrà trasferito in ambulanza al Circolo dove troverà ad attenderlo l’ortopedico, se, invece, non ci sarà frattura, il paziente verrà medicato al Del Ponte e riceverà l’appuntamento per andare successivamente nell’ambulatorio ortopedico».
Negli ultimi due anni, il punto di primo intervento del Del Ponte ha già visto aumentare l’attività: si è passati da 10.000 prestazioni a 14.000 e la previsione è che si continui a crescere: « Ci sarà una miglior organizzazione, personale di triage e percorsi stabiliti – spiega il primario – ma non abbiamo formule magiche per abbattere i tempi d’attesa. Potrà sempre capitare, ai codici minori, di attendere per periodi anche lunghi. La nostra abitudine, però, è quella di dare a tutti una risposta e avvertirli in caso di eventi in emergenza. Così facendo riusciamo a far capire che le attese sono necessarie e che tutti danno il massimo per offrire le cure migliori».
Sabato 14 dicembre sarà una giornata importante per Varese e per tutti i bambini.
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Le spese aumenteranno senz’altro, mentre i disagi per gli utenti continueranno (come ammette lo stesso Responsabile del Dipartimento Pediatrico).