Chiuso l’ex albergo Plaza: trasferiti tutti i richiedenti asilo
La cooperativa che gestiva l'accoglienza non ha rinnovato il contratto. Le nuove disposizioni non permettono di proseguire
![Protesta Albergo Vela richiedenti asilo](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2018/03/protesta-albergo-vela-richiedenti-asilo-660455.610x431.jpg)
Il decreto sicurezza aveva modificato i termini e soprattutto i costi. A tal punto da dissuadere chi, con i nuovi fondi, non avrebbe più potuto garantire il servizio.
Dal 30 novembre scorso, la cooperativa Arca ha di fatto chiuso il contratto per l’accoglienza e la gestione dei migranti ospitati presso l’ex Hotel Plaza a Varese e a Vengono Inferiore: « Non riuscivamo più a coprire i costi – spiega la portavoce della cooperativa – proseguiamo solo con la Prefettura di Milano, nei due centri che sono di nostra proprietà e ci permettono, così, di avere minori spese».
La decisione di non partecipare più al bando della prefettura era maturata immediatamente dopo l’approvazione del Decreto Sicurezza: « Abbiamo comunque prorogato il nostro impegno fino alla scadenza del contratto che avevamo sottoscritto – spiega la direttrice dei servizi del Progetto Arca Costantina Regazzo – il 30 novembre scorso abbiamo così chiuso le due attività. La Prefettura si è fatta carico di trovare una nuova ospitalità per i nostri 50 ospiti: in un paio di giorni abbiamo provveduto a trasferirli, secondo una modalità concordata e protetta».
Arrivati nel 2016, i richiedenti asilo accolti all’ex albergo di Masnago, nel corso dei tre anni, sono stati anche un centinaio. Gradualmente, negli ultimi mesi il loro numero si è ridotto in linea con i dati nazionali che vedono aumentare i rimpatri ma anche il numero di clandestini, che escono dalla rete di assistenza: «In questi tre anni – spiega l’assessore ai servizi sociali del Comune di Varerse Roberto Molinari – abbiamo affrontato a viso aperto questa situazione senza nascondere la realtà come invece aveva fatto la precedente giunta che aveva tenuto la città all’oscuro di tutto. Allora, infatti, non furono rese note informazioni sui numeri ma soprattutto sui progetti messi in campo per gestire quella situazione. Noi invece abbiamo lavorato sulla sicurezza, il decoro e l’integrazione avviando una serie progetti di collaborazione con aziende, privati e attraverso l’impiego dei ragazzi in lavori di pubblica utilità. Molti ragazzi infatti hanno trovato lavoro presso diverse aziende».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Palloni per tutti, esperimento fallito
Andrea Camurani su Furti in abitazione in tutto il Nord, colpite anche Varese e Sesto Calende, 6 in manette
Papi57 su Furti in abitazione in tutto il Nord, colpite anche Varese e Sesto Calende, 6 in manette
GrandeFratello su Il sindaco Galimberti e la Giunta al fianco dei lavoratori: "In corso un piano di riorganizzazione per i Servizi demografici "
Vinx su 300 giorni di lavori sulla strada tra Varese e Gavirate: preoccupati i sindaci di Barasso, Casciago e Luvinate
Vinx su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.