La Liuc è stata una scommessa, la migliore che potessi fare
Salvatore Sciascia, docente di economia aziendale, è stato il primo laureato della Liuc a diventare professore ordinario all'ateneo di Castellanza
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Salvatore Sciascia, professore di economia aziendale alla Liuc, sarebbe il testimonial perfetto per l’ateneo di Castellanza. Nel 2018 alla soglia dei 40 anni è stato il primo laureato della Liuc, insieme al collega Fernando Alberti, a diventare professore ordinario. In un paese come l’Italia, dove l’età media del corpo docente universitario è di 52 anni, quello di Sciascia è una specie di record in coabitazione con una ventina di colleghi di altre università diventati anch’essi ordinari a 40 anni.
A ben vedere la storia di Sciascia alla Liuc sembra quasi una predestinazione. Fresco di maturità a Caltanissetta, nell’estate del 1996 decide di iscriversi alla facoltà di ingegneria gestionale all’università di Palermo. All’epoca Internet è agli albori, non ci sono i social e le informazioni girano ancora grazie al passaparola tra gli studenti. Determinante è l’incontro con un ragazzo della sua città che gli parla di una particolare università a nord di Milano, creata in un ex cotonificio dagli industriali del territorio per formare i futuri manager delle loro imprese. Una descrizione così epica da convincere Salvatore Sciascia a fare dietrofront e ad affidarsi a una brochure e a un numero di telefono, quello della Liuc. Dopo una serie di chiamate e un rassicurante «Ti aspettiamo», decide di partire con destinazione Castellanza.
«Anche per me è stata una scommessa, la migliore che potessi fare – racconta il giovane professore – così come fecero gli imprenditori che fondarono la Liuc. Una volta qui ho deciso di rimanerci perché c’erano tutte le condizioni per crescere: ho fatto uno stage, l’erasmus, il dottorato, un’esperienza all’estero e un periodo di insegnamento esterno, allo Iulm di Milano».
Il legame con il natio borgo selvaggio influirà comunque sulle scelte del giovane professore e sulla visione della materia da lui scelta, l’economia aziendale. «La famiglia – dice Sciascia – è un albero con radici profonde. E se oggi uno dei miei interessi di studio è l’impresa familiare è perché io stesso provengo da una famiglia di imprenditori a partire da mio nonno».
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Il nonno, Salvatore Sciascia, nel dopoguerra era un editore e libraio molto conosciuto, non solo in Sicilia. Facevano parte della sua scuderia scrittori del calibro di Pier Paolo Pasolini, Achille Campanile e Alberto Bevilacqua e molti intellettuali frequentavano la storica casa editrice di Corso Umberto nel centro di Catalnissetta. Tra questi c’era anche Leonardo Sciascia, grande amico dell’editore con il quale condivideva le scelte editoriali. «Anche mio nonno nella sua attività era un amante delle scommesse – racconta il professore -. Con grande intuito pubblicò una biografia di Jfk prima che diventasse presidente degli Stati Uniti. Ebbene, una volta insediatosi alla presidenza John Fitzgerald Kennedy lo convocò alla Casa Bianca per conoscerlo».
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