Le Sardine riempiono la piazza: “Non facciamoci dettare l’agenda dai populisti”
Allo scattare dell’appuntamento centinaia di persone hanno gremito piazza san Giovanni per ascoltare gli interventi, cantare e dare spazio al proprio pensiero con creatività
“Una piazza piena come una scatola di sardine”. Anche a Busto Arsizio il movimento delle sardine che sta riempiendo le piazze d’Italia con un moto di protesta “contro il messaggio politico diffuso dal populismo di destra”, ha riunito centinaia di partecipanti.
Il gruppo Facebook “Sardine varesine”, nato lo scorso 23 novembre, ha in poco tempo raccolto intorno a sè migliaia di partecipanti che hanno deciso di darsi appuntamento lunedì 9 dicembre in piazza San Giovanni a partire dalle 19.
Allo scattare dell’appuntamento centinaia di persone hanno gremito la piazza per ascoltare gli interventi, cantare e dare spazio al proprio pensiero con creatività.
I primi a parlare sono stati i due promotori delle Sardine Varesine, Silvano Monticelli e Rossella Iorio. Quello di Monticelli è stato l’intervento più “politico”: «Dobbiamo riappropriarci di ciò che vogliono toglierci. Ci hanno privato dell’esortazione “Forza Italia”, poi si sono presi il tricolore e adesso anche l’inno che, assimiliato alla destra regressiva, non ti viene più voglia di cantarlo».
Monticelli ha fatto riferimento all’idea di portare i libri in piazza per ricordare che «solo in Italia essere professoroni è un problema». Monticelli ne ha anche per il centrosinistra “populista”, ha parlato del vuoto che si è creato a livello dirigenziale, ha citato la terza via dei tempi di D’Alema, fino alla crisi economica del 2008 che ha fatto crollare il castello di carte socialdemocratico, fino a Renzi che definì la sinistra anacronistica e la Boschi che ha attaccato l’Anpi. Monticelli ha citato tra i modelli di “nuova resistenza” Simone, il ragazzo romano che ha affrontato i fascisti di Forza Nuova dicendo che a lui non stava bene che si manifestasse contro gli stranieri nelle case popolari, il popolo degli striscioni sui balconi contro il populismo di destra.
Rossella Iorio, invece, ha parlato dell’importanza dell’iniziativa di portare dei libri in piazza «perchè scambiarci i libri è scambiarsi cultura». Iorio ha anche lanciato un messaggio contro il razzismo e contro le discriminazioni nei confronti di chi ha la pelle di un colore diverso.
La musica è stata assicurata dall’Orchestrina del Suonatore Jones mentre al microfono si sono alternate letture di Gramsci, messaggi come quello di Giovanni Boschini dell’Arcigay e canzoni popolari e di cantautori come De Andrè.
ECCO LA DIRETTA DALLA PIAZZA
(Seguono aggiornamenti)
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I populisti di sinistra contro i populisti di destra…..siamo a posto !!!
Comunque erano in 600 , anzi no 6000…ma forse 60000 !!!
Concordo al 100%
populismo
/po·pu·lì·ṣmo/
sostantivo maschile
Movimento politico-culturale russo, che si sviluppò tra la fine del sec. XIX e l’inizio del XX, aspirante a una sorta di socialismo rurale, in opposizione al burocratismo zarista e all’industrialismo occidentale.
estens.
Qualsiasi movimento politico diretto all’esaltazione demagogica delle qualità e capacità delle classi popolari.
Chi può essere più populista di chi scende in piazza a cantare l’inno dei partigiani?
Siamo in una società folle,dove non si pensa più…non abbiamo più tempo per pensare.
Se solo gli italiani avessero la stessa solerzia nel manifestare o protestare per le truffe di stato,per la corruzione,per le opere pubbliche inutili,per gli appalti truccati,per la giustizia che non funziona,per ogni tassa aggiunta,per la sanità,per tutto quello che non funziona. Ed invece scendono in piazza solo per lo sport nazionale e quando il pastore di turno gli ordina di farlo,siamo proprio un popolo fatto appositamente per essere preso per il c….