Licenziati dalla cooperativa, Mle-Bcube pronta a riassumere
Primo incontro in Prefettura a Varese per affrontare l'ultima vertenza emersa a Cargo City. I sindacati confederali intravedono "buoni risultati" all'orizzonte, polemica invece la posizione della Cub Trasporti
Primo incontro, in prefettura a Varese, per affrontare il caso della cooperativa Coros, che passa la mano e licenzia 300 persone alla Cargo City di Milano Malpensa.
Dal primo abboccamento con Mle Bcube – per cui Coros lavora in appalto – emerge una valutazione molto diversa tra sindacati confederali (Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, cui si aggiunge l’Ugl) e sindacato di base.
«Un buon risultato» è già all’orizzonte secondo i confederali, mentre la Cub Trasporti lamenta il muro contro muro con l’azienda.
«Mle assicura che i lavoratori di Coros verranno assunti direttamente, garantendo l’occupazione, che era la nostra prima preoccupazione» dice Giuseppe Greco, segretario territoriale UILT.
«Penso che si siano trovate soluzioni positive per il passaggio delle persone, che ora vanno formalizzate» aggiunge per la Fit-Cisl Gaetano Cannisi. «La salvaguarda dovrebbe essere completa, con l’assorbimento in Mle-Bcube con contratto a tempo indeterminato Assohandler, con garanzie per tutti» (il contratto in vigore in Coros era quello Logistica Merci). Al di là di alcune discrepanze tra i due contratti, i sindacalisti ritengono che livelli e retribuzioni saranno garantiti.
E non solo: dall’incontro, spiegano ancora confederali e Ugl, è emerso anche un ulteriore impegno di Mle a stabilizzare i precari. Nello specifico, «un impegno a riassumere i 65 lavoratori Corso a tempo determinato» che inizieranno ad essere riassorbiti in Mle-Bcube, progressivamente. «In più è prevista la stabilizzazione di 30 lavoratori di Mle che erano in staff leasing».
«Ci sono state molte strumentalizzazioni, ma trecento lavoratori che passano da una cooperativa in un’azienda di spessore credo sia un buon risultato» conclude Cannisi. «Nessuno va a perderci niente», conferma anche Greco. Ed è evidente che c’è un pizzico di polemica con il sindacato di base.
Tutta diversa infatti è la lettura dei fatti da parte della Cub Trasporti, che denuncia una chiusura dell’azienda. «Mle-Bcube in sede di Prefettura di Varese ha comunicato che non intende dare informazioni e non intende trattare con la Cub Trasporti» spiega Renzo Canavesi del sindacato di base, molto rappresentativo a cargo city.
Un atteggiamento – rimarca il sindacato di base – che disattende “la stessa norma della Legge dello sciopero che impone il tentativo di concilizione”. Secondo la Cub, l’azienda negherebbe anche l’applicazione della clausola sociale: “Nella sostanza non vuole dire nulla delle sue intenzione per costringere gli oltre 160 nostri iscritti a subire il suo volere”.
La Cub ha già fissato uno sciopero per il 13 dicembre. Nei prossimi giorni comunque dovrebbero esserci ulteriori passaggi per definire il “traghettamento” da Corso a Mle-Bcube.
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