Lo spettacolo del concerto di Natale in San Giovanni
Grandi emozioni quelle vissute in basilica con l'Ensemble Amadeus per il concerto di Natale ma anche spunti di riflessione dal sindaco Antonelli: "Convivenza è rispetto dell'altro"
Hanno scaldato la chiesa di San Giovanni Battista, nella serata di ieri, il coro e l’orchestra sinfonica dell’Ensemble Amadeus, associazione di Rescaldina promotrice della cultura musicale. Diretti dal Maestro Marco Raimondi, in più di cento, tra coristi e strumentisti, professori d’orchestra e docenti di diverse nazionalità, hanno proposto dieci brani diversi tra loro e suggestivi.
«La nostra è una città di radici solide che ama il lavoro e che non perde mai la fraternità, che sia un momento di condivisione di questa fraternità e di intensa meditazione» ha aperto così, il concerto, monsignore Severino Pagani ringraziando l’amministrazione comunale e l’Associazione Amadeus. La parola è poi passata al sindaco Emanuele Antonelli, il cui discorso, iniziato col plauso al vicesindaco, agli assessori e ai consiglieri per il lavoro svolto nell’anno, ha ricordato il forte senso civico che deve guidare ogni cittadino per il bene comune e poi i poveri, gli emarginati, i bisognosi, ma anche chi ha perso qualche caro e il Natale lo sentirà più freddo: «Siamo tutti firmatari di un patto sociale, dobbiamo contraddistinguerci per atteggiamenti decorosi. Sto parlando di educazione civile, che arriva dai genitori. Condivisione e comprensione, valori più attuali che mai nel contesto storico in cui viviamo; perché se è vero che una convivenza sociale pacifica è improntata sui valori positivi dell’accettazione, della non prevaricazione sull’altro, è vero anche che ogni gruppo sociale deve dotarsi di regole di convivenza e rispettarsi».
Con una breve riflessione sul senso di dovere e sulla capacità di fare squadra che l’Associazione cerca di insegnare, il direttore Marco Raimondi, ha dato il via alla rassegna sinfonica che ha spaziato dal paso doble España cañí, al messaggio cristiano dell’inno “Amazing Grace”; da “Dry your tears, Afrika!” di Amistad ricordando l’ammutinamento degli schiavi, al tradizionale canto italiano composto da de’ Liguori “Tu scendi dalle stelle”; dal brano coreano “Arirang”, all’ucraino “Carol of the bells, a “New York, New York”, “Jingle bells”, “Highland Cathedral” e “God bless us everyone”. Voce interprete di diversi brani, il soprano da San Francisco, Barbara Suzanne Post.
L’augurio di un Natale ricco di fraternità si è concluso sulle note del famosissimo messaggio di pace We are the world, di Michael Jackson. Fuori dalla chiesa, coccole per tutti a base di panettone e vino.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
GrandeFratello su Arrivano i treni Varese-Milano Centrale. Ma solo per due giorni
Massimo Macchi su Tarip, le prime fatture fanno discutere. Coinger: "Una rivoluzione culturale"
PaGi su Si è ribaltato un altro grosso tir, traffico in tilt tra Somma Lombardo e Malpensa lungo la via Giusti
gokusayan123 su Si è ribaltato un altro grosso tir, traffico in tilt tra Somma Lombardo e Malpensa lungo la via Giusti
gokusayan123 su Nessun segno di pentimento, in carcere il 21enne accusato dello stupro di Busto Arsizio
andreabianchi su Donazione di organi, cresce il numero dei "no": i dati del Varesotto comune per comune
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.