Lonardoni: “Impresa non all’altezza dei lavori allo stadio”
L'assessore ai Lavori Pubblici commenta l’allagamento degli spogliatoi che si è verificato domenica scorsa e sottolinea le difficoltà riscontrate dall’azienda nell’eseguire i lavori di ristrutturazione

Nei giorni scorsi si è verificato un allagamento all’interno dello stadio comunale Colombo Gianetti.
L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Saronno, Dario Lonardoni, ha evidenziato che il problema a monte è l’impresa che ha vinto l’appalto, la quale non si è dimostrata all’altezza dell’intervento di ristrutturazione richiesto, costata al Comune circa 700 mila euro. «Erano iscritti all’albo per quei lavori, hanno partecipato alla gara e l’hanno vinta, quindi si sono aggiudicati l’appalto. Già durante i lavori di ristrutturazione l’impresa aveva avuto diverse difficoltà a livello gestionale e coordinativo e infatti l’abbiamo richiamata più volte», ha commentato l’assessore.
A luglio si era tenuta una riunione con i vertici dell’impresa la quale aveva assicurato di terminare i lavori entro settembre, in concomitanza con l’inizio del campionato di calcio. Arrivato settembre i lavori erano in effetti quasi conclusi, senonché hanno iniziato a manifestarsi delle anomalie alla struttura.
Il Comune ha quindi proceduto alla contestazione delle anomalie all’azienda, con la relativa applicazione delle penali. Rescisso il contratto con l’impresa inadempiente, l’amministrazione ha provveduto a ingaggiare un’altra azienda per completare i lavori.
Tra i problemi che si sono presentati c’è un flusso non sufficiente d’acqua calda nelle docce degli spogliatoi dedicati al calcio. Nelle scorse settimane, in attesa che la vecchia impresa andasse via, l’amministrazione aveva stabilito di far utilizzare solo le docce degli spogliatoi dedicati all’atletica, che fino a quel momento non avevano creato problemi. Domenica scorsa però, in quelle stesse docce si è verificato un allagamento per cause non ancora precisate.
«Lunedì la nuova impresa ingaggiata inizierà i lavori e verificheranno la natura del problema – ha concluso l’assessore -, non nascondo però che una delle difficoltà riscontrate dall’azienda vincitrice dell’appalto è stata proprio una stima corretta dei costi; è chiaro che quando si va a mettere mano a una struttura che ha più di 50 anni, è facile che i costi iniziali del progetto inizino a salire, perché si verificano imprevisti che chiaramente è difficile prevedere in fase di progettazione».
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