Paolo Orrigoni torna libero, revocati i domiciliari
L'imprenditore varesino, proprietario della catena di supermercati Tigros, era finito sotto misura lo scorso 14 novembre nell'ambito dell'inchiesta Mensa dei Poveri per una presunta tangente
Paolo Orrigoni, patron della catena di supermercati Tigros, è di nuovo libero ma non potrà esercitare in imprese commerciali per sei mesi. Il giudice per l’udienza preliminare Mascarino, infatti, ha accolto il parere positivo del pm e ha alleggerito la misura cautelare nei suoi confronti. La notizia è stata confermata dal suo legale Federico Consulich.
Nuovi arresti per Mensa dei Poveri, ai domiciliari Comi e Orrigoni
L’imprenditore varesino, indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta Mensa dei Poveri, è finito agli arresti domiciliari lo scorso 14 novembre insieme all’ex-eurodeputata Lara Comi (anche lei già tornata in libertà dai domiciliari) e Giuseppe Zingale (ex-direttore di Afol).
Ad Orrigoni è contestato il pagamento di una tangente da 50 mila euro tramite l’affidamento di un incarico mai eseguito e conseguente fattura per operazione inesistente alla Estro Ingegneria di Beniamino Crescenti che avrebbe poi girato tale somma a Nino Caianiello, Alberto Bilardo e Mauro Tolbar. L’obiettivo era quello di ottenere una variante al Pgt sull’area da riqualificare che in parte sarebbe stata destinata alla realizzazione di un nuovo supermercato della catena.
Il commento del difensore di Orrigoni è molto pacato: «Abbiamo voluto seguire, sin da subito, una linea diversa, senza muro contro muro. Apprezziamo molto il fatto che ci sia stato un percorso di onestà intellettuale da parte di tutte le parti. Sia noi che gli inquirenti arrivati alla stessa conclusione grazie da un momento di onestà, chiarezza e coerenza. Ora ci difenderemo nel processo».
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