Spunta il cordolo alla rotonda, l’assessore: “Serve ad incanalare il traffico”
L'idea è nata dalla necessità di aumentare la sicurezza degli automobilisti ma adesso a lamentarsi sono i ciclisti che rischiano di cadere
Nei giorni scorsi sono stati posizionati dei cordoli all’altezza delle due nuove rotonde sul viale Magenta. Il primo venendo da sud è stato posato sulla destra mentre un altro è stato realizzato all’altezza della piccola rotonda creata all’altezza del nuovo Lidl. L’intera viabilità è stata realizzata proprio per l’apertura del supermercato e ha portato all’eliminazione dell’incrocio semaforico tra via XI Febbraio e viale Magenta.
Secondo alcuni bustocchi il cordolo sarebbe piuttosto pericoloso, in particolar modo per i ciclisti che, non vedendolo e spostandosi verso destra all’ingresso della rotonda rischiano di cadere e di picchiare la testa sul vicino marciapiede.
Il cordolo, però, ha una funzione ben precisa che sarebbe quella di incanalare il flusso delle auto che nel tratto precedente è a due corsie, in modo da costringere gli automobilisti a non entrare in rotonda affiancati. A specificarlo è l’assessore alla Sicurezza Max Rogora che – al suo rientro dalle vacanze – assicura un approfondimento sulla questione: «Nelle settimane scorse abbiamo potuto appurare la pericolosità di un ingresso di due auto appaiate nella rotatoria e così è stato pensato un modo per evitare che questo accadesse regolarmente, aumentando il rischio di collisioni. Avremmo voluto farlo anche alla rotonda della Coop sul viale duca d’Aosta ma lì la percorrenza è troppo significativa e non sarebbe stato utile».
Sui possibili incidenti occorsi a ciclisti in viale Magenta l’assessore rassicura: «Fino a quando sono stato a Busto non ho avuto notizie di incidenti con ciclisti coinvolti in quel tratto ma verificherò al mio ritorno. Ricordo comunque che il cordolo è stato posizionato fuori dalla carreggiata e che anche i velocipedi, come le automobili, devono viaggiare all’interno della stessa».
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