“Con Star Wars il mondo intero ha assistito alla nascita di un mito”

Esce nelle sale l'ultimo capitolo della terza trilogia della saga. Intervista al regista varesino Giorgio Ghisolfi che ha appena pubblicato un libro analizzando il fenomeno

Yoda e Giorgio Ghisolfi

«Con Star Wars il mondo intero ha assistito alla nascita di un mito». Il regista d’animazione Giorgio Ghisolfi illustra così quello che ha portato alla stesura del suo nuovo libro “I mondi di Star Wars” (edizioni Mimesis). Proprio oggi è infatti nelle sale il nuovo e ultimo (per ora) capitolo della saga creata da George Lucas e giunta alla terza trilogia. Un fenomeno che ha conquistato il mondo e che si è anche adeguato al cambiamento dei tempi, tecnologici e di fruizione da parte degli spettatori. Ghisolfi presenterà il suo libro venerdì 20 dicembre 2019 alle 18, nell’Aula Magna della Scuola Superiore di Mediazione Linguistica di Varese, in via Cavour 30.

Cosa ti ha appassionato di più di Star Wars? E perchè è entrato così nell’immaginario collettivo?
“Ciò che trovo appassionante in Star Wars non è tanto la saga in sè, quanto il fenomeno socio-culturale. Il mondo ha assistito coi suoi occhi alla creazione di un mito, di una narrazione eroica che, a distanza di quarantadue anni, ancora persiste e si sviluppa. Si tratta di una mitologia che, per la prima volta nella storia dell’uomo, non nasce con la sola parola, ma direttamente con l’immagine sonora, codificata istantaneamente e completamente in un documento audiovisivo. E’ questa la sua potenza. È la potenza del cinema. Ma non solo. È anche la potenza di un Universo Espanso fatto di tanti contenuti sviluppati attorno al medesimo tema su media diversi. Star Wars è una specie di organismo biologico generato dalla società, direi più precisamente un Leviatano mediatico che vive in simbiosi con l’ambiente che lo ha creato, la mediasfera. La sua forza e la sua pervasività sono tali che oggi è difficile immaginare un mondo senza Star Wars. Non soltanto al cinema, ma anche per strada, al supermercato, a scuola, a casa. La saga è ovunque nella nostra quotidianità. Tutti aspetti sociologici che mi è sembrato importante studiare e che espongo dettagliatamente nel volume.”

Questa settimana esce l’ultimo capitolo della terza trilogia. Perché raccontare oggi Star Wars dentro e fuori la cortina di ferro?
“Il successo di Star Wars è incontestabile e se ne è parlato molto. Nessuno dei tanti critici però è sembrato tener conto del fatto che la saga appare nel 1977, in piena Guerra Fredda. Poco o niente si è detto, a livello internazionale, di come la space opera di Lucas sia stata accolta nei paesi che stavano oltre la cosiddetta Cortina di ferro. La realtà è che nessuno ne sapeva nulla: in quanto prodotto del capitalismo occidentale, la saga era stata bandita dai regimi comunisti. La prima trilogia di Star Wars arriva in Russia solo dopo la caduta del Muro di Berlino, nel 1990, in Cina addirittura nel 2015. Le mie ricerche svolte sui siti russi e cinesi hanno portato a rivelazioni inedite che finalmente integrano in maniera soddisfacente il quadro circa la sua diffusione a livello mondiale.”

Da regista, quale sarà il futuro di Star Wars?
“La trilogia Disney mostra una continua oscillazione stilistica tra la propensione al nuovo e quella alla nostalgia. L’aura mitica della creazione realizzata nel 1977 ancora influenza le sue scelte produttive. Tuttavia oggi la carta degli effetti speciali non è più una esclusiva di Star Wars, e il rinnovamento dei contenuti mitici non è cosa semplice, soprattutto in un’era che ha perso i suoi valori simbolici e vive di superficialità. A tale proposito dubito che un reale rinnovamento passi, come sembra, per la quantità anziché per la qualità: più personaggi, più conflitti, più effetti speciali, più film. La stessa Disney ha finalmente riconosciuto, di fronte ai deludenti incassi di Solo: A Star Wars Story, che con un film all’anno si rischia la saturazione del tema e dei gusti del pubblico. Qualcosa in più rispetto all’opera di Lucas e di positivo a livello etico tuttavia c’è: una nuova attenzione alle figure femminili. Con le dovute distinzioni, la battaglia per la parità di genere sembra essere oggi una tra le più importanti combattute in Star Wars.”

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 19 Dicembre 2019
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