Tariffe, in Consiglio arriva la protesta dei cittadini
Durante l’ultimo Consiglio comunale dell’anno, alcuni frequentatori della ludoteca e della sala da tè hanno chiesto - e ottenuto - un confronto con il sindaco e la maggioranza
“I servizi sono un diritto, non un lusso”. È il cartello esposto nella sala consiliare da alcuni cittadini frequentatori della ludoteca di Arsago Seprio, che nelle scorse settimane hanno protestato contro l’aumento delle tariffe deciso dalla maggioranza.
Al termine del consiglio comunale, in cui è stata votata la variazione al Documento Unico di Variazione e il bilancio di previsione 2020-22, il sindaco Fabio Montagnoli ha concesso un ampio momento di discussione ai cittadini che si sono presentati per discutere e contestare gli aumenti, già aspramente criticati dall’opposizione di ‘Viviamo Arsago’.
Il cartellone esposto al termine del Consiglio, realizzato con l’aiuto dei bambini frequentatori della ludoteca“Vivo ad Arsago con una bimba dal 2015 – spiega Silvia Puccini, invitata a parlare al tavolo consiliare – e la ludoteca, così come la stanza del tè, è un servizio importante e ben organizzato. Perché aumentare le tariffe? O meglio, perché così tanto?”.
Montagnoli precisa subito che “questa decisione non deriva da un nostro disinteressamento”, e che “non intendiamo chiudere questi servizi”. “Ma non vi siete posti il problema – replica una manifestante – che molte persone, residenti e non, non frequenteranno più la ludoteca?”.
Le cifre aumenteranno nel 2020 da 20 euro all’anno a 28 euro al mese; per i non residenti, la cifra salirà a 55 euro. “Lo abbiamo fatto – dichiara Montagnoli – per non incorrere in eventuali procedure della Corte dei Conti: con queste nuove tariffe non ripaghiamo il servizio totale, ma solo il 30%. Anche sulla stanza da tè ribadiamo il nostro impegno, ma in quel caso c’erano altre questioni in ballo: abbiamo chiesto ai gestori di diventare un’associazione, per gestire meglio gli ingressi e per poter garantire la sicurezza dei frequentanti. Adesso, se qualcuno si fa male, il comune e i gestori della sala vanno nei guai”. Le ragioni degli aumenti le aveva spiegate nel dettaglio a VareseNews.
Dal pubblico il timore diffuso è che, considerate le persone che potrebbero non frequentare più, il servizio della ludoteca venga chiuso. “È un fiore all’occhiello con grande utilità sociale – affermano concordi i manifestanti – e sarebbe un peccato rimuoverlo. Dall’anno scorso – raccontano – ha cominciato a venire una donna, scappata dal marito a Como. Sì è trasferita in zona e in ludoteca ha trovato tanto sostegno”.
Anche Paolo Mastorgio, leader della lista di opposizione ‘Viviamo Arsago’, contesta le affermazioni del sindaco citando l’articolo 112 del Tuel, il Testo Unico degli Enti Locali:
“Gli enti locali, nell’ambito delle rispettive competenze, provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali”
“È giusto tener conto delle leggi – ha detto Mastorgio – e dei conti. Ma qui non si parla di costi astronomici. La comunità viene prima dell’aspetto economico”.
Montagnoli ha in ogni caso aperto alla possibilità di modifiche. Non un ritorno alle tariffe attuali (impossibile visto che sono già state approvate ed entreranno in vigore l’anno prossimo), ma a possibili revisioni, come l’introduzione di pagamenti all’ingresso: “Ma sono contento del clima di dialogo che si è creato. Accogliamo volentieri i cittadini che, civilmente, hanno reclami. Contiamo che questo clima positivo prosegua. Se, come comune, potremo venire incontro a queste richieste, lo faremo volentieri”.
Il consiglio comunale
La riunione si è svolta senza particolari intoppi: la variazione del Dup e il bilancio di previsione 2020-22 sono stati votati dalla maggioranza. Le voci significative, come ha dichiarato l’assessore al bilancio Roberta Mantovan, sono gli stanziamenti per le opere da realizzare, come l’efficientamento energetico delle scuole (€450 mila a bilancio) e la loro messa in sicurezza (€200 mila). Ci sono anche i soldi per la sistemazione dei vialetti del parco Pissina, punto caldo del programma di Montagnoli: “Ci sono 33 mila euro già pronti per il parco”.
Dalla minoranza qualche critica proprio sull’impostazione del Dup: ”In campagna elettorale – ha affermato il consigliere Giovanni Martinelli – avete detto che volevate dare un impulso alla vivibilità di Arsago. Ma da queste pagine non c’è grande discontinuità dall’amministrazione precedente. Cos’è che proponete in più?”. Il primo cittadino ha rivendicato gli impegni sul parco Pissina e ha dichiarato che “dall’anno prossimo avremo mani più libere; quest’anno, per forza di cose, non potevamo allontanarci troppo dall’impostazione della giunta precedente. Ma sulle cose promesse, come per esempio la bretella stradale (quella che, dall’uscita dell’autostrada a Besnate collegherebbe Arsago con Somma, ndr), stiamo già lavorando”. “Se ne parla da 30 anni”, ha replicato Martinelli, aggiungendo però che “spero di vedere cambiamenti sostanziali per l’anno prossimo”.
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