Un minuto di silenzio sui campi per ricordare Alessio Allegri

La decisione presa dalla Federbasket regionale. Bosoni (dirigente Garbagnate): «Ha fatto appassionare decine di giovanissimi, è una tragedia». Il cordoglio delle società vicine

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La drammatica scomparsa di Alessio Allegri ha scosso nel profondo tutto il mondo del basket, in particolare di quello locale. Classe 1982, Allegri era diventato negli anni un volto molto noto tra le cosiddette “Minors”, quei campionati a metà strada tra i tornei nazionali e quelli regionali, dove sul parquet si incrociano spesso storie grandi e piccole. Dall’ex professionista “sceso” per gli ultimi canestri della carriera, al ragazzino in rampa di lancio (magari con un passaggio sfumato per mille motivi tra i grandi dei canestri) fino all’idolo locale, cresciuto e affermatosi nella squadra della propria cittadina fino a diventarne la bandiera.

Alessio Allegri apparteneva a quest’ultima categoria, per la sua fedeltà alla squadra di Garbagnate, la OSL, attiva da più di trent’anni; per la sua capacità di fare canestro (è stato il miglior marcatore per diversi anni, a tutti i livelli) e di rendersi utile sul campo; per la sua disponibilità nell’allenare tanti bambini e ragazzi delle categorie giovanili. Alessio, detto Koeman (dal nome del roccioso difensore di calcio di Ajax, PSV, Barcellona e Olanda), era probabilmente giocatore di categoria ancora superiore, ma aveva preferito vestire per tanti anni la maglia di Garbagnate – ora “marchiata” Resistor – anche per ottemperare al suo ruolo di capitano. Con la OSL aveva anche disputato il campionato di C Gold ottenendo la salvezza nel 2017, e poi aveva seguito il suo club nella rinuncia a un torneo difficile e costoso, ripartendo con i compagni dalla Serie D, torneo vinto nella primavera scorsa, tanto che ora gli altomilanesi stavano affrontando quello di C Silver.

Massimo Bosoni, dirigente responsabile della Osl Garbagnate non ha parole per poter commentare la tragica scomparsa di Alessio il quale, tra l’altro, stava per diventare papà: «Lo conosceva mezzo mondo, davvero, un ragazzo d’oro che abbiamo visto crescere e che viveva per lo sport. Lavorava come allenatore, so che collaborava col Coni e, oltre all’impegno in campo, ha “tirato grandi” generazioni di ragazzini facendoli appassionare a uno sport bellissimo. Ora il nostro pensiero va certamente alla moglie, e ai famigliari: il padre anche lui è impegnato nella squadra. Una tragedia davvero per tutti noi».

Tra i primi che hanno voluto ricordare Alessio ci sono stati i dirigenti della Federbasket Lombardia, che hanno indetto un minuto di silenzio su tutti i campi di propria competenza prima delle partite che verranno disputate nel prossimo fine settimana. Un gesto bello e sentito per un ragazzo che ha onorato per tanti anni gli incontri disputati sui campi di tutta la regione: vedremo se provvedimenti simili verranno presi anche a livello nazionale (sarebbe doveroso), anche se il sito della FIP, a due giorni dal malore e a ventiquattr’ore dalla tragedia, non ha ancora riportato la notizia.

Il comunicato di FIP Lombardia – «Il presidente regionale Alberto Bellondi e l’intero Consiglio Direttivo hanno disposto un minuto di silenzio su tutti i campi della regione Lombardia per commemorare Alessio Allegri, la bandiera dell’OSL Garbagnate prematuramente scomparso lunedì. A partire dalla serata di martedì 17 dicembre fino a tutte le gare di domenica 22 dicembre, il minuto di raccoglimento verrà osservato prima di tutte le partite dei campionati regionali».

Chi invece piange con un misto di dolore e affetto la scomparsa di Alessio ci sono le società del territorio, i club che hanno avuto Koeman e il suo Garbagnate come fiero avversario o come “vicino di casa” sportivo. «La OSL giocò per due anni, tra il 2015 e il 2017, sul nostro campo perchè quello dell’Oratorio San Giulio non era idoneo per il loro campionato – racconta il dirigente della Robur Saronno, Diego Marturano – Conoscevo molto bene le qualità atletiche di Alessio, segnava tanti punti anche in C Gold e ricordo campionati conclusi a 20 di media. Per questo era un giocatore fortemente conteso e richiesto, ma non ha mai voluto lasciare la sua squadra».
«Alessio, un ragazzo che stimavo – è il commento, invece, di Carlo Speroni, gm del Basket Busto Arsizio – e un giocatore che mi piaceva tantissimo. La notizia ci ha sconvolti. Posso solo immaginare il dolore che sta provando la famiglia e tutto l’ambiente cestistico garbagnatese. Per un accadimento di questo tipo devi solo fermarti e riflettere». Parole di dolore e cordoglio arrivano anche da altre realtà vicine: dal BB Gallaratese al Victor Rho, dal Cassano Magnago alla Pallacanestro Varese Femminile fino al Nuova Argentia, la formazione di Gorgonzola contro cui Allegri disputò la sua ultima partita completa, settimana scorsa, con 14 punti sul proprio tabellino. In doppia cifra, tanto per cambiare…

Tragedia sul campo da basket, morto Alessio Allegri

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Pubblicato il 17 Dicembre 2019
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