Botti e petardi, ordinanze ignorate

A Varese i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per liberare un cagnolino incastrato in un cancello: spaventato dal rumore ha tentato la fuga rimanendo imprigionato

Avarie

Botti, petardi, lanterne cinesi. Anche quest’anno far rispettare l’ordinanza “anti botti” per molti comuni è stato praticamente impossibile. Sono numerose le segnalazioni giunte anche in redazione: fanno riferimento a botti utilizzati già ore prima della mezzanotte, in piazze strade e parchi pubblici. A mezzanotte poi, oltre ai fuochi d’artificio (che non sono “fuori legge” se acquistati a norma nei negozia autorizzati) botti e petardi sono stati esplosi un po’ ovunque.

I vigili del fuoco sono dovuti intervenire a Varese per liberare un cagnolino, che spaventato dai petardi, ha tentato la fuga restano incastrato nel cancello di casa. I pompieri, avvisati dai proprietari sono subito intervenuti e hanno tagliato le sbarre che lo tenevano prigioniero.

Fortunatamente non si registrano nella nostra provincia feriti a causa dei botti, a differenza di altre parti d’Italia dove invece è alto il bilancio delle persone che hanno dovuto ricorrere alla cura dei sanitari: l’Ansa parla di almeno 48 feriti a Napoli.

 

 

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Pubblicato il 01 Gennaio 2020
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Commenti

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  1. Giorgio Martini Ossola
    Scritto da Giorgio Martini Ossola

    Io ho un cagnolino e due gatti,la notte del capodanno li porto in casa e non corrono pericoli. Spesso ci vorrebbe solo un po di buon senso e di attenzione,in questo caso l’unico vero colpevole è il proprietario del povero cagnolino che è stato lasciato fuori nonostante fossero al corrente della sua paura nei confronti dei botti.

  2. Avatar
    Scritto da Felice

    Se non ci fosse stato questo eroico cagnolino bloccato nelle sbarre questo articolo non sarebbe apparso e ancora una volta sarebbero andati nel dimenticatoio tutti i traumi che questi botti arrecano alla fauna selvatica soprattutto quella che dimora nelle nostre città: pettirossi, codirossi, codibugnoli, merli est…
    Una soluzione ci sarebbe: vietare la vendita di queste forme di festeggiamento da idioti cresciuti. Ma sarebbe troppo da paese civile, troppo per l’Italia delle dita mozzate a Capodanno.

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