Confcommercio Professioni critica la manovra finanziaria: “Non ci soddisfa”
Il presidente Lopresti rivendica un ruolo a livello nazionale per la sua categoria e sottolinea: “I liberi professionisti sono fondamentali per la crescita del nostro Paese e della nostra provincia"

Dopo la recente costituzione, il consiglio di Confcommercio Professioni Varese passa immediatamente alla parte operativa del proprio mandato.
Il presidente Roberto Lopresti individua nell’enorme bacino dei professionisti delle categorie non ordinistiche (in Italia sono 370mila), il primo riferimento diretto del neonato gruppo di lavoro provinciale: «Ci poniamo come obiettivo quello di interpretarne al meglio la rappresentanza, tutelando, promuovendo e valorizzando questi lavoratori». Obiettivi che vengono replicati anche per i professionisti iscritti ai vari Ordini, con i quali l’intenzione è di intraprendere un percorso collaborativo per mettere a disposizione i reciproci servizi, in risposta alle sempre più forti esigenze professionali.
Insomma, «Varese c’è»: questo il messaggio chiaro e forte che Lopresti porterà con la sua partecipazione al prossimo consiglio nazionale di Confcommercio Professioni, in programma giovedì 23 gennaio. Un’occasione per condividerne il programma e soprattutto per assumere una posizione su tematiche di stretta attualità. A partire da una netta presa di posizione sulla manovra di bilancio 2020. «La Finanziaria – sottolinea a tale proposito Lopresti, – non soddisfa totalmente le aspettative dei professionisti, che attendevano un’imposta sostitutiva al 20% per i ricavi tra i 65mila e i 100mila euro».
Un punto critico della manovra, al quale si aggiunge «l’esclusione dal forfettario delle forme aggregative tra professionisti». Provvedimenti che secondo il presidente «non vanno nella direzione della maggiore attenzione alle esigenze del libero professionista in termini burocratici e fiscali – e perciò non costituiscono una forma di tutela – del milione e 400mila professionisti italiani che, ricordiamolo, sono figure di fondamentale importanza per la crescita del nostro Paese e, a ricaduta, anche per la provincia di Varese».
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