Dal Medio Oriente può nascere una nuova guerra mondiale?
‘Guerra e pace in Medio Oriente’ è il titolo della conferenza che si terrà al Monte Diviso. Presente Fulvio Scaglione

«Gli eventi della Libia si sovrappongono a quelli nel Medio Oriente. Sono temi in continua evoluzione, dei quali vogliamo dare una chiave di lettura fredda, non emotiva, con un ospite di peso che queste cose le ha studiate vicino». Tornano gli appuntamenti di approfondimento politico di ‘Quelli del Monte Diviso‘. Alla cascina di Caiello, parte del Parco del Ticino, ci sarà una serata per parlare del presente e del futuro prossimo del Medio Oriente.
Martedì 28 febbraio, ore 21, il giornalista Fulvio Scaglione interverrà nella conferenza dal titolo Guerra e pace in Medio Oriente. Già vice-direttore di Famiglia Cristiana, Scaglione ha una lunga esperienza da corrispondente all’estero, tra Mosca, Afghanistan e Iraq; ha scritto diversi libri, l’ultimo dei quali è Siria. I cristiani della guerra. Da Assad al futuro, edito da Paoline.
Questo è il 15° incontro di politica al Monte Diviso, organizzato da un quadriumvirato composto da Mario Aspesi, Dario Terreni, Maurizio Rivolta e Ruffino Selmi. «Quello che succede in Medio Oriente – affermano – sono questioni che ci riguardano molto da vicino. Pensiamo ai migranti: l’instabilità provocata dalla guerre porta milioni di persone a migrare per cercare una vita migliore». È difficile, ammettono, concentrarsi su una sola questione: ogni settimana si aggiungono novità su più fronti: Siria, Iran, Iraq e adesso Siria. Senza dimenticare la Palestina. «Noi – precisano – non vogliamo alimentare polemiche o affrontare le questioni di pancia; ci sono già abbastanza frasi esplosive, come quella più recenti di Matteo Salvini. Ma noi vogliamo offire uno sguardo più da vicino su quell’area». Si riferiscono all’intervista rilasciata dal leader della Lega al giornale Israel Ha-Jom – considerato molto vicino al premier Benyamin Netanyahu – dove afferma di voler dichiarare Gerusalemme capitale d’Israele una volta al governo, sulla scia di quanto fatto da Donald Trump nel 2017.

Il Medio Oriente è un’autentica polveriera: «Guardando la cartina, si nota come si trovi esattamente in mezzo tra Europa, Asia e Africa. E in quel ‘crogiolo’ sono arrivati gli Stati Uniti, che pur non c’entrando niente hanno voluto fare i padroni di casa». È un tema evidentemente complesso che non si può affrontare in una sera, ma gli organizzatori sottolineano che «si proverà a far luce sull’evoluzione dei fatti negli ultimi 15 anni».
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