“Franco Ossola” ovale: sarà il campo di casa dei Gorillas
La formazione varesina disputerà a Masnago quattro partite di regular season del torneo di Seconda Divisione. Nel 2012 lo stadio ospitò il Superbowl italiano tra Parma e Catania

In un’annata quasi priva di calcio, lo stadio “Franco Ossola” tornerà a essere in diverse occasioni la casa del football americano grazie ai Gorillas, una delle due franchigie varesine impegnate nel torneo nazionale di Seconda Divisione (in pratica, la serie B di questa disciplina).
L’impianto di Masnago sarà infatti teatro di quattro partite interne dei Gorillas per la stagione 2020, ovvero quelle della prima fase del torneo che scatterà nel fine settimana tra febbraio e marzo. Le date non sono ancora certe, perché a differenza di quanto annunciato dalla FIDAF lo scorso 13 febbraio (QUI l’articolo), la formula e il calendario dovranno essere mutati per via del ritiro di una delle 21 squadre iscritte al torneo. Ciò porterà, probabilmente, anche a una variazione dell’impianto della Seconda Divisione che in origine prevedeva tre gironi da sette formazioni ciascuna con otto incontri di regular season all’interno di ogni raggruppamento.
I cambiamenti comunque, non incideranno sulla volontà dei Gorillas di giocare al “Franco Ossola” come già avvenne in passato, l’ultima volta nel maggio 2018 contro i Chiefs di Ravenna. Lo stadio di Masnago ha anche ospitato una finale per lo scudetto, il Superbowl Italiano: accadde nel 2012 quando i Panthers Parma sconfissero gli Elephants Catania per 61-43.
L’ufficializzazione della presenza degli “Scimmioni” a Masnago arriverà solo quando la FIDAF diramerà il nuovo calendario, così da controllare tutte le date con l’ufficio sport del Comune di Varese per evitare eventuali sovrapposizioni. Difficili, allo stato attuale, vista l’assenza di una squadra di calcio cittadina che utilizzi lo stadio in questa stagione.
Intanto i cancelli del “Franco Ossola” riapriranno per un giorno, domenica 26, quando si disputerà l’incontro tra la Sestese e l’Alcione di Milano, a causa dei problemi al manto erboso del “Milano” di Sesto Calende che hanno costretto la compagine biancoazzurra a emigrare in via provvisoria. Prima della Sestese era toccato al Bosto e al Città di Varese utilizzare l’impianto nei mesi scorsi.
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