La Openjobmetis fa tremare Sassari. L’impresa sfuma su un fischio “assassino”

Un antisportivo contro Vene a 18" dalla fine chiude la contesa al PalaSerradimigni. Conti e Caja infuriati con gli arbitri in conferenza stampa. Non bastano Tambone e Clark, male invece Mayo (93-87)

pallacanestro varese basket

Delitto e castigo. Il castigo è la sconfitta rimediata dalla Openjobmetis a Sassari per 93-87 al termine di una partita equilibrata in cui Varese ha tenuto testa alla seconda forza del campionato, riuscendo anche a mettere il naso avanti nel finale e a cullare il sogno di fare l’impresa in terra sarda. Il delitto è invece il fischio che, di fatto, ha chiuso i conti: un fallo antisportivo affibiato a Siim-Sander Vene a 18” dalla fine con il punteggio altamente in bilico (89-87) dopo la schiacciata messa a segno da Simmons.

Vene ha fermato Pierre in palleggio con un contatto comunissimo in questo frangente, non certo diverso da quelli commessi poco prima da Pierre e Bilan sui giocatori di Varese, sfruttando il fatto che il Banco Sardegna non fosse ancora in bonus (ci scusino i meno avvezzi al regolamento se parliamo in termini tecnici). Sul contatto falloso tra Vene e Pierre è stato il primo arbitro Martolini a segnalare l’antisportivo che, oltre a concedere due tiri liberi, ha dato anche il possesso palla successivo alla Dinamo mettendo praticamente fine alla partita.

A proposito di tiri liberi: 38 quelli tirati dai padroni di casa (30 realizzati), appena 10 quelli a favore della Openjobmetis. Vero, Varese è squadra che difende spesso con veemenza e, al contrario, molte volte preferisce giocare sull’arco dei 3 punti in attacco riducendo la possibilità di contatti e infatti il metro – opinione nostra – non è sembrato particolarmente sbilanciato, però il divario è sembrato davvero molto ampio. Tanto che, e non era mai successo prima, il general manager biancorosso Andrea Conti si è presentato in conferenza stampa per esprimere ufficialmente il proprio disappunto, spalleggiato poco dopo da Attilio Caja. «Trovo inaccettabile che Pallacanestro Varese subisca così dalla terna arbitrale» ha tuonato il dirigente biancorosso. Parole durissime e comprensibili che non vogliono togliere meriti a Sassari – Conti e Caja lo hanno ribadito – ma che esprimono un disappunto che è di tanti appassionati biancorossi.

Peccato, perché questo epilogo rovina una prova davvero valida di Ferrero e compagni, mai così sul pezzo in trasferta contro una squadra di alto rango come Sassari, meglio anche di quanto fatto sul parquet della Virtus Bologna. Con qualche neo, ci mancherebbe, ma anche con tanto coraggio impersonato da un favoloso Matteo Tambone, da un concretissimo Jason Clark (che ha ripetuto in parte le prodezze di Treviso) ma pure da Jakovics e, nel finale, da Simmons. In due però hanno mancato l’appello: Peak subito alle prese con i falli è stato panchinato senza remore, Mayo ha fatto ancora peggio, fallendo ogni possesso che avrebbe potuto farlo risalire da una insufficienza profonda e, al contempo, avrebbe permesso a Varese di assestare colpi decisivi per portare a casa i due punti. Settimana prossima si torna a Masnago contro Trieste, una gara che servirà (quasi) a regolare i conti con la zona salvezza: la OJM vista a Sassari fa indubbiamente ben sperare. Augurandoci che le parole di Conti non portino a qualche “vendetta” dai padroni del vapore (con Recalcati in panchina, anni fa, era accaduto).

Conti e Caja furibondi: “Arbitraggio inaccettabile”

COLPO D’OCCHIO

Solita arena piena e calda al PalaSerradimigni dove coach Pozzecco incontra una parte rilevante del suo passato sportivo e personale. Banco di Sardegna intenzionato a restare in scia alla Virtus (solo tre sconfitte nel girone di andata), Openjobmetis alla ricerca del colpaccio dopo quello centrato in trasferta a Treviso.

PALLA A DUE

Quintetto base consueto per Attilio Caja che ha anche a disposizione, probabilmente per l’ultima volta, Riccardo Cervi come cambio di Simmons. Clark ha rafforzato la propria posizione con il partitone di Treviso e parte fronteggiando Michele Vitali. Nel Banco non c’è più McLean che ha lasciato Sassari dopo un tiramolla piuttosto lungo: a referto quindi Paulius Sorokas, straniero “di riserva” fino a oggi, immediatamente in quintetto e subito decisivo. Non gioca invece Evans alle prese con un problema muscolare.

LA PARTITA

Q1 – Varese subito gagliarda da 3, con un Clark in grande spolvero. Caja perde subito Peak (due falli in 2′) ma i biancorossi reggono l’urto inatteso di Sorokas e quello di Pierre e restano a lungo in vantaggio. Prima della pausa sorpasso Dinamo ma equilibrio intatto, 28-25.
Q2 – La squadra del Poz prova a piazzare il break al rientro sfruttando un Pierre perfetto; la OJM finisce a -9 ma reagisce con Tambone e risale. Poi Mayo – male – fallisce da libero la tripla del sorpasso e così Sassari sprinta con un ottimo Bilan. Alla pausa lunga è +7 interno, 50-43.
Q3 – Varese prima scivola fino al -14 con Peak ormai “eliminato” per falli, però Tambone argina la discesa insieme a Clark e Jakovics. Bilan, raddoppiato non è più incisivo e così il divario si riduce fino anche al -2; poi alla sirena è 75-70.

IL FINALE

Due assist di Jakovics a Simmons (incredibile: qualcuno serve palla sotto canestro!) riportano subito a contatto una Varese che ora è attivissima anche in difesa. Proprio il pivot chiude i corridoi a Bilan, così il Banco trema quando ha la palla in mano; la OJM ne approfitta, colpisce ancora con Clark e poi sorpassa con Tambone (79-80) anche se i biancorossi sono subito in bonus. Sassari infatti avanza a suon di tiri liberi mentre Clark lascia il campo con 5 falli. Finita? Nemmeno per sogno perché Simmons dalla media firma addirittura il +2 ospite ed è un peccato che Vene dall’angolo fallisca la tripla (aperta) del possibile +5. Soliti liberi e solito pareggio di Gentile e poi, la Dinamo sembra scappare definitivamente (89-85). Vene però confeziona una “alzata” clamorosa per la schiacciata di Simmons che riapre i giochi, ma Varese non ha fatto i conti con l’ineffabile Martolini da Roma che ferma il gioco sul contatto tra l’estone e Pierre e assegna l’antisportivo, confermandolo anche alla tv. A 18” dalla fine, dopo che Sassari aveva usato stessa moneta sui portatori di palla varesini, sfruttando il fatto di non essere in bonus. Segna Pierre, poi Gentile, tutti dalla lunetta: 93-87, partita chiusa.

Tambone, serata magica. Mayo non digerisce Sassari

BANCO SARDEGNA SASSARI – OPENJOBMETIS VARESE 93-87
(28-25, 50-43; 75-70)

SASSARI: Spissu 8 (0-2, 1-3), Vitali 14 (3-4 da 3), Pierre 22 (4-6, 2-4), Sorokas 13 (2-4, 3-6), Bilan 18 (7-10); Bucarelli, De Vecchi, Magro 2 (1-1), Gentile 10 (1-2, 0-2), Jerrells 6 (0-3, 2-5). Ne: Re, Evans. All. Pozzecco.
VARESE: Mayo 5 (1-6, 1-7), Clark 19 (2-5, 5-8), Peak 6 (1-1, 1-1), Vene 6 (0-2, 2-4), Simmons 13 (6-6); Jakovics 10 (1-2, 1-5), Natali, Cervi, Tambone 22 (5-6, 4-9), Ferrero 6 (3-3, 0-2). Ne: De Vita, Gandini. All. Caja.
ARBITRI: Martolini, Paglialunga, Nicolini.
NOTE. Da 2: S 15-28, V 19-31. Da 3: S 11-24, V 14-36. Tl: S 30-38, V 7-10. Rimbalzi: S 40 (11 off., Pierre 12), V 29 (7 off., Clark 7). Assist: S 20 (Pierre 6), V 24 (Jakovics 7). Perse: S 13 (Bilan 4), V 9 (Peak 3). Recuperate: S 6 (Pierre 2), V 6 (Clark 3). Usc. 5 falli: Clark. F. antisportivo: Vene (39.42).

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Gennaio 2020
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