Il maneggio diventa Asilo nel bosco
Aprirà a settembre un nuovo asilo per 25-30 bambini di età indicativa tra i 3 e i 6 anni negli spazi de La Bastide e basato sui principi dell'educazione all'aria aperta

I bambini imparano meglio all’aria aperta e allora è giusto che l’ambiente esterno diventi l’aula privilegiata in cui crescere autonomi, sereni e sicuri. Ne sono convinte Sabrina e Michela Lomazzi, promotrici del primo Asilo nel bosco di Busto Arsizio, che aprirà a settembre negli spazi del Maneggio la Bastide.
Educatrice d’esperienza la prima, istruttrice e titolare del maneggio la seconda, entrambe prima di lanciarsi in questa avventura si sono formate con Paolo Mai, fondatore dell’Asilo (e della scuola) nel bosco di Ostia Antica e con Daniela Lucangeli, docente universitaria e autrice di diverse pubblicazioni sull’educazione alle emozioni.
Punto di partenza per la nuova avventura sono gli anni di attività de La Bastide che sin dall’inizio, nel 2013, si è caratterizzato come spazio privilegiato per i bambini con tanti pony e qualche quarter per i più grandicelli. “Le attività di equitazione, di avvicinamento e cura dei cavalli presto si sono affiancate a pomeriggi di attività più svariate e didattiche in natura, fino all’organizzazione dei Campi estivi”, racconta Michela svelando come sia stato proprio l’entusiasmo di alcuni genitori a proporre e sostenere l’idea di un Asilo nel bosco al maneggio.
Oltre alle scuderie e ai 13 attuali cavalli, tra quarter e pony, alla Bastide i bambini troveranno un asinello,Mirtilla la Capretta, qualche cagnolino, tante galline nel pollaio e poi campi, aiuole fiorite, alberi da frutta, una serra, l’orto e anche pozzanghere, una cucina per zuppe di fango, un campo in sabbia, il parco in legno e tanta natura da osservare, toccare, capire e con cui giocare, mettersi alla prova e imparare.
L’ambiente ideale per vivere “esperienze vere che generano stupore, meraviglia e bellezza – assicurano le promotrici – un bambino curioso è un bambino motivato, creativo, con tanta voglia di imparare e fare. Qui i ritmi sono rallentati dando modo a ciascuno di rispettare i propri tempi di sviluppo, motorio che cognitivo”.
Tanta libertà che non è anarchia, ma uno stato d’animo “sostenuto da regole di buon senso e di sicurezza di base”. “La nostra proposta segue una pedagogia didattica precisa – precisa subito Michela – Questo garantisce autonomia grazie ad ambienti ed attività pensate e strutturate per accompagnare il bambino il suo percorso di crescita verso l’autonomia e gli apprendimenti, con grande attenzione ai ai tempi, alle attitudini e alle esigenze di ciascuno”. Educazione emozionale e il “fare per imparare” all’aria aperta sono tra i principali pilastri della proposta, assieme ad amore, empatia e ascolto.
Durante l’arco dei tre anni si potranno organizzare percorsi dedicati al teatro, al circo e alla costruzione della relazione bambino e cane. Si potranno organizzare delle gite per portare i bambini a conoscere le mucche, lo stagno, i pavoni, le tigri, a pescare, a fare i picnic in spazi verdi a loro sconosciuti e a vedere esposizioni itineranti.
Il gioco sarà alla base di tutte le attività, in cui non mancheranno i racconti sotto l’albero, il tavolo dell’artigianato dove creare con legno, stoffe, cartoni e vernici, la cucina del cuoco, dove conoscere gli alimenti e la loro preparazione, le arti pittoriche, la musica, il rapporto con gli animali , i giochi con l’acqua, la terra, gli elementi naturali del bosco e poi viaggi attorno al mondo e un po’ di prescolastica per i più grandicelli.
Per maggiori informazioni michela.labastide@gmail.com oppure 3456501802.
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