Nuovi treni in arrivo, ora lo scalo di Sacconago funziona davvero

Dopo il convoglio per il trasporto di auto nuove, al centro intermodale vicino alla zona industriale approdano nuove corse merci con diverse compagnie ferroviarie

Nello scalo di Sacconago arrivano anche i container

Dopo il treno delle auto nuove di fabbrica, ora al terminal intermodale di Sacconago si fa sul serio: lo scalo alla periferia di Busto Arsizio ha iniziato ad animarsi con l’arrivo di nuovi treni merci e la previsione di altre corse da attivare.

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Nuovi treni allo scalo merci di Sacconago 4 di 14

Per lungo tempo lo scalo creato accanto alla zona industriale Sud di Busto Arsizio è rimasto inattivo, nonostante le buone premesse: un territorio molto vivace economicamente, la vicinanza a Malpensa, l’intenso traffico merci su ferro dalla Svizzera, i raccordi con la linea FerrovieNord Novara-Saronno-Milano.

Non sarebbe stato l’unico caso di scalo italiano a bassissima attività, complici i finanziamenti europei che premiano insediamenti con connessione ferroviaria (in sostanza: si mette un binario merci per avere i finanziamenti, al di là del fatto che sia usato o meno). Certo, lo scenario faceva presagire la possibilità di una crescita, che in effetti ha iniziato a concretizzarsi sul finire del 2018, con i primi treni dal Nord Europa, carichi di auto nuove che – appunto da più di un anno – vengono scaricate a Sacconago.

Adesso però emerge un salto di qualità: dopo una prima corsa di prova l’11 gennaio, allo scalo sono arrivati anche i primi container portati dai treni di Sbb Cargo provenienti dal valico di Sempione-Domodossola (dovrebbero essere quattro treni settimanali). Va ricordato che il trasporto merci su ferro è liberalizzato e quindi gestito da diverse compagnie: su Sacconago c’è anche un interesse dell’impresa ligure Fuorimuro. Oltre a questi nuovi servizi è previsto comunque il mantenimento dei treni per trasporto auto, affidati a Db, le ferrovie tedesche.

Un tempo lontano da ogni asse viario principale, dal 2015 lo scalo è raggiunto dalla “bretella di Vanzaghello” che consente in pochi chilometri di raggiungere la superstrada 336 e, di qui, le autostrade A8 e A4 per Milano, Torino e altri centri.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 15 Gennaio 2020
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