Sant’Antonio: il giorno del pane, degli animali e dei palloncini
Dopo il grande successo del falò, che ha visto migliaia di persone in piazza per la sua accensione, è arrivato il vero e proprio giorno della festa religiosa di sant'Antonio, il 17 gennaio
Dopo il grande successo del falò, che ha visto migliaia di persone in piazza per la sua accensione, è arrivato a Varese il vero e proprio giorno della festa religiosa di sant’Antonio, il 17 gennaio.
Anch’essa ha avuto anche importanti momenti in piazza, come quello della tradizionale benedizione degli animali, e dell’ormai altrettanto tradizionale lancio di palloncini.
LA DIRETTA DELLA BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI E DEL LANCIO DEI PALLONCINI
Il clou è stato, come sempre, il momento della benedizione degli animali e del lancio di palloncini: entrambi organizzati, ogni anno, a conclusione della messa solenne celebrata da monsignor Luigi Panighetti alla chiesa di sant’Antonio alla Motta.
Alle 12 erano decine gli animali – quest’anno, curiosamente, quasi esclusivamente cani, anche se in anni precedenti sono stati protagonisti anche gufi, cavalli, asini e persino lama – in attesa della benedizione religiosa per l’anno.
Una cerimonia che si è svolta sotto un cielo limpido e blu, che ha fatto da straordinario sfondo ai circa 1000 palloncini che dodici classi delle scuole varesine hanno lanciato in cielo con i loro bigliettini, contenenti i desideri per sant’Antonio.
Anche i palloncini hanno fatto parte della “svolta green” della festa: sono stati forniti infatti in mais biodegradabile, cosi da non inquinare l’ambiente che raggiungono nel loro volo.
UN’ALTRA TRADIZIONE DI SANT’ANTONIO: LA BENEDIZIONE DEL PANE
Con una cerimonia meno nota alla città, poichè si svolge all’interno del laboratorio di un panificio, si è consumato un altro dei riti tradizionali della festa: quello della benedizione del pane, officiato, anche in questo caso, dal prevosto di Varese monsignor Panighetti. Nel video, il momento della benedizione.
Un luogo di lavoro a pochi metri dalla chiesa di sant’Antonio, e perciò doppiamene benedetto dal santo, che oltre che patrono degli animali lo è anche dei panificatori: il panificio Pigionatti, proprio all’angolo di piazza Motta.
Per tutta la giornata di sant’Antonio, sono rimaste aperte le bancarelle in piazza Monte Grappa, in via Carrobbio, in piazza Ragazzi del 99 e in via Bernascone. A farla da padrone sono state le frittelle, ormai diventate il “dolce ufficiale” della festa. Anche se la storia e le tradizioni ricordano che i dolci storici della festa di sant’Antonio sono i mustazzitt (ancora in vendita nella bancarella dei Monelli della Motta) e le collane di castagne, quest’anno ormai quasi sparite, ma “dolce tipico” di una Varese più povera.
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