Boldetti e Piatti contro i “supermarciapiedi” di Biumo
La prosecuzione delle opere pubbliche intorno all’area dell’Ex Enel continua a produrre polemiche: a parlare dei nuovi marciapiedi nel quartiere Belfiore i consiglieri Boldetti e Piatti

La prosecuzione delle opere pubbliche intorno all’area dell’Ex Enel continua a produrre polemiche.
Ora che gli operai sono passati dal marciapiede di viale Belforte agli altri punti di largo IV Novembre, si rinfocolano le proteste della minoranza. A prendere carta e penna per protestare sono Luca Boldetti, lista Orrigoni e Carlo Piatti, lega Nord.
Non solo per le «Code diventate ancora più lunghe in fondo a viale Belforte, al semaforo su largo IV novembre, dove si è preferito eliminare una corsia della carreggiata per allargare a dismisura un marciapiede già esistente». alle quali l’assessore all’urbanistica Andrea Civati ha già risposto, dicendo che «le code dipendono per lo più dal fatto che c’è in corso un cantiere, e nessuna carreggiata è stata eliminata, ma solo posti auto in strada» (LEGGI LE RISPOSTE NELL’ARTICOLO)
Ma anche per i nuovi lavori che coinvolgono la piazza: «Come se non bastasse, a punire i tanti cittadini che (volenti o, più spesso, per necessità) si muovono in auto, è arrivata la chiusura di via Scola e l’allargamento anche del marciapiede di via Turati, con l’eliminazione, per ora, di una dozzina di posti auto assolutamente necessari ai residenti del quartiere Belfiore» spiegano Boldetti e Piatti.
La cortissima via Scola è quella che passa proprio dietro il benzinaio, in largo IV Novembre, mentre via Turati è una delle vie che attraversano il quartiere Belfiore, tra il largo suddetto e via dei Mille: se nella prima è prevista proprio una diversa pavimentazione e un accesso riservato ai pedoni, per la seconda sta avvenendo, in piccolo, quello che è successo in viale Belforte, cioè l’allargamento del marciapiede – a discapito dei parcheggi su strada – per consentire un passaggio misto tra pedoni e biciclette.
«Queste opere dovrebbero servire per la costruzione di una pista ciclabile che colleghi viale Belforte a viale dei Mille nell’ambito di una serie di interventi che cercano di imitare città come Amsterdam a misura di bicicletta per loro natura, cosa che Varese non può essere per evidenti ragioni morfologiche Commentano i consiglieri di minoranza, evidentemente in disaccordo con la politica “pedonale” prevista per quella parte di Biumo – E’ ora di dire basta a scelte miopi e illogiche che danneggiano solamente la città: la mobilità sostenibile deve guardare ad altro» .
I lavori intanto continuano, con un analogo allargamento del marciapiede all’inizio di via Carcano.
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