Bolognini: “Per i disabili gravi compiuto un grande sforzo”
L’assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini, annuncia la nuova delibera che martedì prossimo verrà portata prima all’attenzione della Commissione Sanità del Consiglio regionale e successivamente all’approvazione della Giunta regional
«Non c’è nessuna volontà di scappare o perdere tempo. La delibera relativa ai contributi per l’assistenza ai disabili gravi e gravissimi andrà in Commissione Sanità martedì mattina e successivamente sottoposta all’approvazione della Giunta. Poiché le risorse del fondo sanitario regionale sono state liberate in queste ore, abbiamo preferito rimandare a martedì la Commissione per dare un quadro certo alle famiglie, che aspettano e devono ottenere, giustamente, notizie chiare e definite. Lasciamo all’opposizione le polemiche di essenza puramente politica, che dovrebbero essere risparmiate per temi delicati come questo».
Lo ha detto l’assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini, annunciando la nuova delibera che martedì prossimo verrà portata prima all’attenzione della Commissione Sanità del Consiglio regionale e successivamente all’approvazione della Giunta regionale.
IMPORTO MASSIMO, IN DETERMINATE SITUAZIONI, PUO’ ARRIVARE A 1700 EURO – «Dopo aver incontrato e raccolto le istanze delle associazioni – ha spiegato l’assessore – in questa settimana abbiamo individuato, in collaborazione con l’assessorato al Welfare, ulteriori 12 milioni che ci permetteranno di garantire il contributo fisso di 600 euro, come l’anno scorso, e di implementarlo ulteriormente, anche attraverso voucher sanitari, fino ad arrivare a un importo massimo, in determinate situazioni, di 1.700 euro, con un incremento di ulteriori 100 euro rispetto al passato».
«Ricordo infatti – ha aggiunto Bolognini – che a fronte di un ampliamento della platea degli aventi diritto, disposta dal Governo nazionale, al quale non ha fatto seguito un coerente aumento degli stanziamenti, in Lombardia quest’anno il numero dei beneficiari è cresciuto di quasi 2.000 unità. Abbiamo quindi dovuto compiere un grande sforzo per garantire a tutti il contributo e sostenere anche il care giver familiare nella sua attività quotidiana, senza creare liste d’attesa, come accade in altre regioni».
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