Fontana si mette in autoisolamento dopo un caso di coronavirus nel suo staff
Il Presidente ha dato l'annuncio in diretta Facebook: le analisi per ora sono negative ma il suo isolamento durerà due settimane. "Continuerò a lavorare con la mascherina"
Fontana ha fatto una diretta Facebook di pochi minuti dal suo studio a Palazzo Lombardia.
«Avrete visto che non abbiamo fatto la conferenza stampa perché una mia stretta collaboratrice ha contrattato il coronavirus. Si tratta di una persona con cui lavoro costantemente. Purtroppo è risultata positiva».
Il Presidente ha poi chiarito una serie di punti importanti. «Anche noi che facciamo parte della stessa squadra siamo stati sottoposti a questo controllo. Poco fa è arrivato il risultato: la notizia è positiva perché nessun altro ha contratto il virus, per cui possiamo continuare a lavorare. Ma da oggi qualcosa cambierà perché anche io mi atterrò alle disposizione dell’Istituto superiore di sanità e mi metto in autoisolamento preventivo e comincerò a indossare la mascherina così da evitare, nel caso, di infettare eventualmente a mia volta».
Così l’annuncio del Presidente Fontana nella diretta Facebook dal suo ufficio a Palazzo Lombardia dopo che nel tardo pomeriggio si era diffusa la voce di un caso di contagio nello staff del Presidente. Notizia poi chiarita: non si tratta di una persona che lavora nell’unità di crisi ma di una dipendente della Regione con un ruolo di supporto alla giunta regionale.
Fontana si sottopone quindi a una serie di precauzioni che sono fissate dal protocollo per le persone che sono entrate in contatto con qualcuno che ha il coronavirus. Non avrà quindi incontri pubblici e non parteciperà a conferenze per due settimane. Potrà andare a lavorare e dovrà utilizzare una mascherina.
Nessuno dei suoi collaboratori e della Giunta al momento ha contratto il virus.
Il Presidente ha terminato il suo intervento mettendosi la mascherina e affermando: « Io comunque ce la metto tutta e sono fiducioso del lavoro che stiamo facendo».
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Hanno messo in ginocchio l’economia di una nazione,all’estero ci vedono ormai come degli appestati e tutto questo per una forma di influenza leggermente più fastidiosa,ma questa classe politica ha compreso quello che sta combinando all’Italia ed agli Italiani?
@Giorgio Martini Ossola
Sono d’accordo con Lei, facciamoci invadere da qualcuno quantomeno più furbo di noi, è l’unica soluzione per questo paese profondamente diviso ed in perenne crisi di nervi.
Io non credo che all’estero la situazione sia molto diversa ma semplicemente si tutelano e non pubblicano sui media ogni minimo caso di starnuto improvviso o colpo di tosse. Sanno benissimo che la economia mondiale sta rischiando parecchio con questa infezione.
Sto cercando di capire in questi giorni le motivazioni che ci hanno spinto ad adottare questi provvedimenti un pò confusionari, frammentati e non coerenti tra le varie regioni. Credo che la paura di circoscrivere i contagi è legata non tanto alla pericolosità del virus ma che per il 5% dei contagi è richiesto un supporto ospedaliero.
Se facciamo quattro conti se solo venissero infettate 1.000.000 di persone occorrerebbero 50.000 posti letto con relativo personale medico ed infermieristico.
Forse vogliono limitare la saturazione degli ospedali.
In ogni caso nulla toglie che l’OMS ha fallito su tutta la linea. Non ha subito capito il livello di propagazione del virus, non ha condannato la Cina quando ha taciuto l’esistenza del contagio, non ha imposto misure stringenti per tutti i paesi ma ha lasciato che ognuno agisse secondo le proprie sensazioni e valutazioni.
Di fatto ha fallito il suo obiettivo principale, la salvaguardia della salute della popolazione mondiale.