Giorno del ricordo, Anpi presenta “Nazionalismi ed esodi istriani”

Sabato 8 febbraio alle ore 16 il comitato provinciale dell'Anpi organizza alla Cooperativa di Biumo e Belforte la presentazione del saggio storico di Remo Calcich

Generico 2018

Sabato 8 febbraio alle ore 16 il comitato provinciale dell’Anpi per il Giorno del ricordo organizza alla Cooperativa di Biumo e Belforte la presentazione del saggio storico di Remo Calcich (foto) “Nazionalismi ed esodi istriani”. L’introduzione sarà a cura di Ester Maria De Tomasi, presidente di Anpi provinciale. Interverrano con l’autore Cosimo Gerardi, professore di diritto ed economia, Robertino Ghiringhelli, docente di storia all’Università cattolica di Milano, Fabio Minazzi, docente dell’università dell’Insubria di Varese.

Remo Calcich, profugo istriano nato a Pola nel 1940, è scampato alla strage di Vergarolla del 1946, ha trovato rifugio a Brindisi con la madre e la sorella. Prima di questo saggio, Calcich ha pubblicato “italiano con la coda” un romanzo autobiografico dove racconta la vita e il mondo al confine tra le popolazioni slave e quelle neolatine. Scrive Calcich: «Alle scuole elementari i miei compagni di scuola incuriositi dal cognome e dall’accento, mi chiedevano se fossi slavo o italiano. Chiesi a mia madre: “Mamma, cossa semo?” e lei mi rispose: “Picio (piccolo), semo italiani con la coda”».

Nel saggio “Nazionalismi ed esodi istriani” l’autore spiega come i nazionalismi abbiano impedito di realizzare un progetto unitario europeo. Il nazionalismo italiano e l’irredentismo hanno provocato per quarant’anni a partire dalla fine della prima guerra mondiale una serie di esodi istriani. Nel 1947 la città di Pola è stata svuotata dei suoi abitanti per lo più immigrati italiani. La strada dell’esodo ha coinvolto istriani e triestini fino alla fine degli anni ’50.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Febbraio 2020
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