I nuovi casi diminuiscono, la Lombardia vuole voltare pagina

Il vicepresidente lombardo ha chiesto sostegno e aiuti a Governo e Unione europea in favore di una regione che ha limitato le ripercussioni dell'emergenza sanitaria. Nessuna novità sulle scuole

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« Non fate alla Lombardia ciò che non vorreste venisse fatto a voi». Nella conferenza stampa quotidiana a Palazzo Lombardia, assente il presidente Fontana in autoisolamento, a gestire l’incontro è stato il vicepresidente Fabrizio Sala che ha sottolineato l’esigenza di ripartire pur con l’attenzione alla situazione sanitaria : « Occorre capire che la vita continua e dobbiamo accettare l’idea che la quotidianità procede pur con la convivenza di questo virus».

Dopo il momento della grande emergenza cominciano a emergere le gravi ripercussioni che la regione Lombardia deve affrontare a livello economico.

CONTAGI IN CALO
La parte sanitaria evidenzia note positive: « Il trend di contagi è in diminuzione – specifica l’assessore Gallera -Dopo i 126 casi del 24 febbraio scorso, sono stati 44 il 25 e 39 il 26 febbraio. Quelli di oggi si sapranno stasera. Al momento sono in ospedale 216 casi di cononavirus sui 403 positivi. Ventotto pazienti sono in terapia intensiva mentre 37 sono quelli dimessi. Le zone dei contagi si confermano nella bassa Lodigiana e nella Bergamasca, ad Alzano, dove domani potremo prevedere un’estensione della zona rossa. Nelle altre città si segnalano casi che hanno comunque attinenza con questi due centri. Si tratta di casi isolati che non identificano un focolaio ulteriore».

DIFFICOLTA’ A CREMONA

Tra gli ospedali in difficoltà c’è quello di Cremona che si trova a gestire 91 casi, di cui 50 ricoverati nel reparto di medicina trasformato per garantire l’isolamento, dei 7 in terapia intensiva, 3 sono stati trasferiti in ospedali del Milanese: « Al momento non c’è un’emergenza legata alle terapie intensive – ha assicurato Gallera – perchè il sistema offre ancora 100 posti dei 900 aperti su tutto il territorio regionele».

AIUTI ECONOMICI
Tra i temi toccati in conferenza stampa, gli aiuti che andranno chiesti a Governo e Unione europea: « La Lombardia si è attivata a protezione di tutto il paese, la stessa Europa e il mondo intero – ha commentato il vice presidente Sala – ora tutti devono offrire aiuti e sostegno per permetterle di rimettersi in corsa. Ci rialzeremo e saremo comunque più forti di prima». Le iniziative sono state spiegate dall‘assessore Davide Caparini che ha parlato di Cassa integrazione ma anche aiuti ai piccoli e piccolissimi imprenditori. Ha poi aggiunto che il sostegno dovrà avvenire per la zona rossa ma anche per quella gialle in analoga sofferenza.

EMERGENZA TURISMO
Tra le priorità le ditte della zona rossa ma anche il turismo che coinvolge l’intera Lombardia, una filiera che rischia effetti penalizzanti sul lungo tempo.

CHIUSURA SCUOLE
Nessuna novità, invece, sulla prosecuzione di divieti e chiusure: « Rimane confermata, al momento, la data del primo marzo – ha chiarito il vicepresidente – anche per le scuole. Siamo in costante contatto con il Governo e con tutte le altre regioni. Il confronto è costante e poggia su dati scientifici. Appena avremo chiarito cosa fare verrà comunicato».

RIAPRE IL DUOMO
Unica certezza è il via libera dato alla Fabbrica del Duomo per riaprirlo anche se con gruppi contingentati e la biglietteria on line. Quando avverrà, però, dipende dallo stesso ente.

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ARRIVANO LE MASCHERINE SANITARIE
Alla conferenza stampa il governatore Fontana è intervenuto con una diretta dal suo ufficio annunciando che stanno per arrivare 4 milioni di mascherine recuperate da Regione Lombardia per i proprio sanitari impegnati nell’emergenza

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Febbraio 2020
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