“La nuova palestra non sarà dei samaratesi”, l’opposizione critica la Lega
L'opposizione di Samarate chiede una commissione per discutere del nuovo progetto della palestra ed è dubbiosa in merito alla proroga in cui la Lega spera
«Come spesso è accaduto negli ultimi dieci anni, ancora una volta la Lega di Samarate ha la sfacciataggine di far comparire sui giornali articoli in cui la realtà viene raccontata in modo falsato, facendo credere ai cittadini che tutto ciò che l’amministrazione porta avanti sia perfetto e lungimirante mentre le parole e le posizioni politiche delle minoranze siano irresponsabili e disfattiste. Anche nel racconto sulla situazione dell’iter della nuova palestra di via Borsi abbiamo assistito a questo spettacolo di bassa lega». Commentano così i consiglieri di centrosinistra Chiara Bosello e Paolo Bossi (Samarate Città Viva), Rossella Iorio e Tiziano Zocchi (Progetto Democratico) l’annuncio della nuova palestra che verrà costruita a Samarate.
Qualche giorno fa, infatti, il gruppo consiliare della Lega aveva annunciato – dopo aver già ricevuto il finanziamento da parte del ministero – l’avvio del progetto con la speranza in una proroga per alcuni elementi del progetto iniziale in un secondo lotto, non senza critiche nei confronti delle opposizioni, definite «disfattiste».
I quattro consiglieri, però la prendono alla larga: «Che il 2020 sia l’anno della posa delle prima pietra di quest’opera potrebbe anche essere. Il problema è se l’opera sia ben congegnata e se le casse comunali siano in grado di sostenere il suo compimento». Oltre ai loro dubbi, Smcv e Pd, interrogandosi sulla vera finalità di quest’opera, hanno in mente «una nuova palestra, basata oltretutto su un progetto originario di considerevole entità, deve essere di tutti, aperta cioè alla cittadinanza, alle scuole e alle associazioni sportive: ciò purtroppo non accadrà». Questo, in sintesi, il loro pensiero.
Data la sua posizione strategica, quest’opera potrebbe potenzialmente divenire un polo di attrazione e di ritrovo: «Per questo – continuano – ci siamo permessi di chiedere la convocazione di una commissione in cui, per la prima volta (non era infatti mai stata data alcuna informazione in merito), si sono comprese tutte le criticità delle scelte in itinere da parte dell’amministrazione». Il riferimento è alle modifiche apportate al progetto originario: «Ci sarà solo il campo da gioco principale con le tribune da 400 posti: non verranno più realizzati la palestrina per gli allenamenti con i relativi spogliatoi e servizi (che doveva essere utilizzata dalle scuole), lo spazio adibito a bar (che doveva spingere la gente a vivere anche l’area all’aperto) e le diverse salette (che erano state pensate per supportare le associazioni)». Il piano dei parcheggi, inoltre, a detta loro è «a dir poco drammatico»: «Al posto di sfruttare la costruzione di questa struttura per creare un numero di parcheggi adeguato alle attività che si devono svolgere in essa e tale da risolvere anche la carenza di parcheggi delle scuole, come la logica vorrebbe, si ragiona al contrario, prevedendo la realizzazione di un numero di parcheggi estremamente esiguo (diciassette) e conteggiando gli attuali parcheggi delle scuole per far figurare il numero minimo previsto dalle norme».
Rivolgendosi direttamente al sindaco Enrico Puricelli, chiedono se per lui essere preoccupati per queste forti criticità sia disfattismo: «Fare delle richieste perché il progetto definitivo sia davvero confacente alla nostra città significa essere contrari?». Per la minoranza si tratterebbe di un atteggiamento che dimostra di avere a cuore la comunità in tutte le sue componenti: dai ragazzi delle scuole agli atleti, dagli spettatori agli abitanti della zona.
L’ultima stoccata è per la proroga, non considerando un atteggiamento serio «lasciar credere ai cittadini che le parti stralciate verranno realizzate in un secondo momento», perché, secondo loro chi conosce la dinamica e l’evoluzione dei Bilanci di Samarate sa che un secondo lotto non potrà essere messo in cantiere per molti anni. «E non sarebbe serio – concludono – nemmeno fare finta di niente sulle implicazioni economiche a breve: integrare il finanziamento del Miur con gli ultimi 700.000 euro dell’Avanzo di amministrazione lascia il nostro comune in una situazione molto delicata, in quanto sarà impossibilitato a fare qualsiasi azione dovesse essere necessaria in caso di urgenze o emergenze. E poi ci saranno i costi di gestione, che ad oggi sono oggettivamente un punto interrogativo».
«Caro Sindaco, per farsi lodare bisogna prima avere la serietà e la correttezza di raccontare le cose in modo completo. Noi speriamo con tutto il cuore che quest’opera non diventi una cattedrale nel deserto. Lavoreremo affinché tutti abbiano la possibilità di fare e trovare un luogo di aggregazione: dai ragazzi delle scuole alle associazioni sportive, dai cittadini che si ritroveranno a fare il tifo alle associazioni. Ci batteremo affinché questa palestra sia di tutti i Samaratesi, e non solo un’opera da sbandierare nella prossima campagna elettorale».
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