La processione per la Candelora nei vicoli di Fabiasco
Circa duecento persone hanno seguito i portantini che hanno fatto sfilare la statuetta della Vergine. LA banda del paese ha accompagnato la manifestazione rallegrando il passaggio della processione
In una domenica dal clima primaverile Fabiasco, piccolo nucleo storico della Valmarchirolo, celebra la Madonna della Candelora con la suggestiva e tradizionale processione per le vie del centro storico, addobbato per l’occasione con rami di abete e candele dal signor Moscatelli (per tutti in paese “il Mosca”) e grazie alla partecipazione dei parrocchiani, che hanno esposto drappi e fiori sui davanzali.
La ricorrenza cade il 2 di febbraio a quaranta giorni esatti dalla nascita di Gesù e ne celebra la presentazione al tempio. Il costume prevedeva infatti che la madre stesse in casa nel periodo successivo al parto trascorso il quale, e solo dopo la benedizione, tornava alla vita in società. Un’usanza di cui si ha traccia anche nelle nostre comunità contadine fino alla prima metà del ‘900 (raccontata, fra gli altri, da Nuto Revelli ne “Il Mondo dei Vinti” del1977).
Circa duecento persone hanno seguito i portantini che hanno fatto sfilare la statuetta della Vergine per gli stretti vicoli del paesino, fermandosi di tanto in tanto a recitare le parole di rito. La banda del paese ha accompagnato la manifestazione rallegrando il passaggio della processione che ha terminato il suo percorso presso la Chiesa di Fabiasco.
Qui, dopo una piccola cerimonia, si è svolto (come vuole la ricorrenza) l’incanto dei canestri, la messa all’asta di cesti contenenti riso, salumi e fiori per raccogliere fondi da destinare alla parrocchia.
Gli eventi proseguiranno nella giornata di lunedì 3 febbraio con la celebrazione delle Sante Messe per San Biagio durante le quali avranno luogo la benedizione del panettone e della gola; Quest’ultima prevede vengano incrociate due candele, benedette durante la Candelora, sotto il mento. Gli appuntamenti sono alla Chiesa di Cugliate alle ore 9.00 e in quella di Fabiasco alle 20.30.
Il detto popolare vuole inoltre che “per la santa Candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora” per cui, a giudicare dai tiepidi raggi di sole che hanno accompagnato oggi la sfilata, vien da pensare che l’inverno abbia ancora qualche sorpresa in serbo.
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