Le grandi lotte operaie in provincia, apre la mostra al Museo del Tessile
Cgil ha inaugurato la mostra sulle lotte del movimento sindacale varesino celebrando i cinquant’anni dello Statuto dei Lavoratori. Il segretario generale Colombo: “Sono lotte di grande attualità”
In occasione del 50° anniversario dalla conquista dello Statuto dei Lavoratori, Cgil (Confederazione Generale Italiana del Lavoro) ha inaugurato, nel pomeriggio di venerdì 14 febbraio, la mostra “Le lotte del movimento sindacale varesino, dallo Statuto dei Lavoratori alla Carta dei Diritti Universali del Lavoro. 1969/1970 – 2019/2020”; il tutto accompagnato dalla musica degli studenti del Liceo musicale Pina Bausch.
Si tratta di una mostra che è stata proposta in primo luogo a Varese, a settembre, ed ora è itinerante in tutta la provincia di Varese in previsione del 20 maggio 2020, quando lo Statuto dei Lavoratori compirà 50 anni. La legge, alla sua promulgazione, fu accolta con favore dal mondo del lavoro poiché sanciva “l’entrata della Costituzione in fabbrica” dando la speranza ai lavoratori che vedevano soprusi, ingiustizie e angherie all’interno delle fabbriche fino a quel 20 maggio 1970.
Il materiale esposto alla mostra, riguardante esclusivamente i documenti della Cgil di Varese, mette il passato e il futuro a confronto tramite i manifesti, le fotografie storiche, la Carta dei Diritti Universali del Lavoro e i contributi multimediali tra cui il documentario sulle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori in provincia di Varese, prodotto dalla CGIL di Varese in collaborazione con l’Archivio di Stato.
«Abbiamo voluto conferire un significato profondo alla mostra presentandola al Museo del Tessile, sede storica dell’ex cotonificio Carlo Ottolini. – ha spiegato Umberto Colombo, segretario generale Cgil Varese – Tramite i materiali d’archivio vogliamo ricordare le lotte, delle lavoratrici e dei lavoratori, che sono “di grande attualità” e che “rendono preoccupati” la Cgil, tutti i sindacati e lavoratori».
Sono passati 50 anni, ma tutto il materiale d’archivio parla di cose di cui parliamo anche oggi, tra cui le politiche al femminile affinché ci sia una parità nel mondo del lavoro: «Lo statuto – precisa il segretario Colombo – ha portato la Costituzione dentro ai luoghi di lavoro, ma oggi si è inceppato il tutto con i contratti precari». E aggiunge: «Il monito è che si creino delle alleanze con i sindacati, con le associazioni e così via perché dobbiamo arrivare a dare opportunità di lavoro soprattutto ai giovani. Siamo preoccupati di una qualità del lavoro che sta morendo; si rilancia l’economia solo se c’è una qualità alta».
«La condizione dei cittadini e dei lavoratori è cambiata quindi dobbiamo avere memoria di ciò che è stato fatto, ma dobbiamo anche impegnarci per consegnare ai giovani il futuro» ha chiosato il segretario generale Cgil Lombardia, Elena Lattuada. Presente all’inaugurazione anche il sindaco Emanuele Antonelli ed Elisa Castellano della Fondazione Di Vittorio (unico Istituto nazionale della Cgil). La mostra resterà aperta fino al 13 marzo; per i gruppi di studenti e comitive è possibile prenotare la visita chiamando il 3358321110 o il 3357185269.
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