Le scuole primarie si preparano a riprendere le lezioni
In attesa di conoscere le decisioni sulla riapertura delle scuole, i dirigenti dei comprensivi cittadini hanno incontrato il sindaco per programmare la ripresa delle attività
La scuola a Varese non si ferma ed è vicina alle famiglie anche in questi giorni particolari di chiusura. È stato questo il tema centrale dell’incontro che si è svolto tra l’amministrazione e i dirigenti scolastici della città.
Una riunione operativa convocata dall‘assessore ai Servizi educativi Rossella Dimaggio insieme al sindaco Davide Galimberti per discutere di questo periodo di chiusura, in attesa che arrivino dal Ministero e dalla Regione indicazioni sulla prossima settimana. Presenti al tavolo di lavoro i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi di Varese Luisa Oprandi, Anna Politi, Maria Rosa Rossi, Chiara Ruggeri e Antonio Antonellis.
«La scuola è viva, con relazioni consolidate e dinamiche ben strutturate che consentono di affrontare con serenità questa situazione – hanno tenuto a precisare i dirigenti scolastici – Da subito infatti ci siamo attivati perché si facesse sentire ai genitori la vicinanza di insegnanti e dirigenti».
«Sono orgogliosa del sistema scuola che abbiamo a Varese e del grande lavoro svolto da dirigenti e insegnanti – ha detto l’assessora Dimaggio – sono sicura che ben presto potremo tornare tutti alla normalità. Voglio però mandare un grande ringraziamento alle famiglie e a tutti i genitori per il grande impegno che stanno affrontando in questa settimana in cui si devono organizzare tra scuole chiuse, lavoro e quotidianità. A nonni, figure quanto mai indispensabili in questi casi, mamme e papà voglio dire grazie per il grande senso civico dimostrato. Attendiamo dunque che arrivino indicazioni dalla Regione per la prossima settimana. Questa mattina abbiamo comunque deciso che, se si dovessero prolungare i giorni di chiusura, i dirigenti scolastici concorderanno, insieme agli organi collegiali, modalità di condivisione con le famiglie. Sarà possibile indicare compiti e attività didattiche da far svolgere ai ragazzi con i messaggi whatsapp inviati alle chat dei genitori e anche attraverso l’utilizzo e il potenziamento del Registro elettronico che consente alle famiglie di ricevere comunicazioni dirette da parte delle scuole».
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