Lo storico marchio d’abbigliamento Lisanza passa alla Mrp srl
Nei prossimi mesi avrebbe compiuto cento anni. La nuova società, subentrata alla famiglia Carletto, sarà guidata da Marco Calleri e un gruppo di manager di grande esperienza nel settore tessile e abbigliamento. Calleri: «Il piano di sviluppo porterà l'azienda a una crescita internazionale con positive ricadute per il territorio lombardo»
Lisanza, lo storico marchio dell’abbigliamento intimo maschile e femminile di Sesto Calende, dopo un secolo di storia – fu fondato nel 1920 – passa la mano. La famiglia Carletto ha ceduto la proprietà dell’azienda alla Mrp srl società guidata da Marco Calleri che ha acquisito l’intero capitale sociale del maglificio lisanzese.
La Mrp srl, che è costituita da un gruppo di manager che vantano una grande esperienza nel settore tessile, dell’abbigliamento e della distribuzione retail, ha come obiettivo il rilancio dello storico marchio di alta gamma con un piano di sviluppo che prevede il presidio degli attuali mercati di riferimento a partire da Giappone, Russia, Corea e più in generale nel far east ed estremo oriente.
La società sarà guidata da Marco Calleri, con il ruolo di amministratore delegato, che sarà affiancato da Rosanna Buccaro, già manager di Coin, Ovs e Gruppo Armani, per lo sviluppo prodotto, marketing e comunicazione, e da Paolo Sommarone con esperienze in Gabel, Lovable e Coin per lo sviluppo commerciale.
«Siamo entusiasti delle potenzialità dell’azienda e dei suoi prodotti – ha dichiarato il nuovo ad Marco Calleri – il nostro piano di sviluppo porterà l’azienda a una crescita internazionale con positive ricadute per il territorio lombardo e per il made in Italy in generale. Lisanza è un marchio che da sempre rappresenta un’eccellenza nel panorama nazionale e internazionale della qualità e dello stile italiano. Poter contribuire a sviluppare sempre di più questo lifestyle italiano rappresenta per me un motivo d’orgoglio, un onore e una sfida».
Giovanni Carletto, rappresentante della famiglia che aveva la proprietà del Maglificio Lisanzese, ha così commentato: «I miei genitori, io e mio fratello Fausto siamo felici di aver trasferito a Marco Calleri e alla sua squadra il patrimonio storico di conoscenze e passione costruito in Lisanza di generazione in generazione. Siamo sicuri che le competenze e i capitali e i mezzi a disposizione dei nuovi soci forniranno nuovo impulso per rafforzare ulteriormente la posizione di Lisanza sul mercato».
LA STORIA DEL MAGLIFICIO
Nato nel 1920, il Maglificio Lisanzese è stato sin da subito caratterizzato dall’impronta della giovanissima fondatrice Liberata Bodio, che aveva appreso l’arte della maglieria confezionando calze, guanti e maglioni per le famiglie dei militari sul fronte della guerra del Carso e delle Alpi. Nel dopoguerra, il progressivo sviluppo dell’attività portò a un crescente successo sui mercati internazionali, dovuto alla scelta di creare prodotti di qualità alta. Alla sua scomparsa, nel 1975, la fondatrice lasciò l’azienda nelle mani della figlia Rosanna e dei suoi nipoti, oggi responsabili della conduzione del maglificio. (Fonte Maglificio Lisanzese)
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
GiuseppeAiroldi su "Aiutateci a salvare lo scoiattolo rosso del Parco Bassetti di Gallarate"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.