Nuovi casi di coronavirus in Svizzera. In Ticino polemica sulle scuole aperte
In Ticino resta confermato ad oggi un solo caso. Da domani test a ciclo continuo per un migliore monitoraggio dei casi sospetti
In evoluzione la situazione coronavirus in Svizzera. Confermato nel pomeriggio un quinto e poi un sesto caso, questa volta nel Canton Argovia e a Zurigo, mentre resta molto alta l’attenzione al confine con l’Italia.
Il punto sulla situazione nel Canton Ticino è stato fatto alle 17 in una una conferenza stampa delle autorità cantonali. Sostanzialmente sono state confermate tutte le misure annunciate ieri.
Sono stati forniti anche i dati sulla hotline cantonale – che risponde al numero 0800 144 144 – che dalla sua attivazione ad oggi pomeriggio ha ricevuto 307 chiamate.
Le autorità cantonali hanno fatto il punto in particolare sulle attività legate al settore sanitario. Da domani, è stato annunciato, ci sarà la possibilità di fare i test in Ticino a ciclo continuo e questo permetterà un monitoraggio più veloce dei casi sospetti.
Nel corso della conferenza stampa è stato anche risposto a quanti stanno premendo in queste ore sulle autorità in merito alla riapertura delle scuole da lunedì, anche con una petizione online che ha già raccolto quasi 3000 firme.
«Le scuole saranno regolarmente aperte. La chiusura è un provvedimento previsto dalla legge federale sulle epidemie ma va valutato attentaente – ha detto Paolo Bianchi, coordinatore Dss – Prendiamo atto della petizione, ma ribadiamo che si tratta di un provvedimento controverso, perché creerebbe una maggiore situazione di rischio, dal momento che i bambini poi devono essere accuditi e questo avviene con i nonni, che sono anche i soggetti più a rischio, o con situazioni promiscue, in casa di persone disponibili ad accudire più bambini, in una situazione meno controllata che a scuola». Bianchi ha anche aggiunto che la situazione viene continuamente valutata e che se dovesse rendersi necessario si prenderà anche questa decisione.
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