Il Pd: “Questa amministrazione va fermata”
Il circolo locale dei Democratici interviene su alcune questioni che riguardano le scelte della maggioranza Centrella
Dopo l’ultimo consiglio comunale in paese si è accesa la polemica fra le forze in consiglio comunale, soprattutto dopo i recenti fatti venuti a conoscenza del pubblico riguardanti le dimissioni dell’assessore esterno Isacco Sandrinelli. Pubblichiamo la nota integrale firmata dal Partito Democratico Circolo di Cocquio Trevisago dal titolo “Dove va Cocquio Trevisago?”
Rimozione targa Generale Maletti
E’ doveroso ricordare che già molti anni fa alcuni cittadini avevano sollevato il problema del cambio del nome alla via Maletti essendo stata pubblicata a mezzo stampa la documentazione circa la strage ordinata dal vicerè Graziani ed attuata dal Generale Maletti nel monastero etiope a Debre Libanos, il 19 maggio 1937, dove vennero uccise circa 2 mila persone tra fedeli e monaci.
Non sono stati ascoltati, ora c’è sicuramente più sensibilità su questi temi, ci sono documenti storici puntualmente analizzati e a disposizione di una larga fetta di popolazione, e quindi non abbiamo alcun timore nel condividere la scelta di rimuovere la dedica di una via al Generale Maletti.
Viene comunque spontaneo chiedersi se la proposta dell’Amministrazione Comunale sia farina del sacco del Sindaco o sia invece semplicemente un adeguarsi all’iniziativa dei Comuni di Castiglione delle Stiviere (gennaio 2017) e Mantova (aprile 2018) che hanno provveduto a rinominare le rispettive vie privilegiando personalità di indubbia moralità e rettitudine.
Durante la seduta del Consiglio Comunale del 10 febbraio scorso abbiamo sentito alcuni residenti in via Maletti pronunciarsi a favore del cambio di nome della via, pur nella consapevolezza che tale modifica potrà comportare loro disagi; auspichiamo che l’Amministrazione Comunale voglia ridurre al massimo tali disagi, anche fornendo ai cittadini informazioni più precise e puntuali di quanto non abbia fatto durante il Consiglio Comunale.
Per la nuova intitolazione sarebbe sicuramente importante ricordarci di tutti i civili, religiosi e no, massacrati durante le guerre.
Ennesima defezione di assessori
Dopo aver assistito in tre anni alle dimissioni di 2 assessori al bilancio, 1 assessore all’urbanistica e di 1 consigliere comunale ora è la volta di un altro Assessore all’Urbanistica; le motivazioni dell’Assessore dimissionario vertono sulla mancata attuazione del programma elettorale, mentre per il Sindaco si tratta ancora una volta di dimissioni concordate e da ricondurre alla supposta inefficienza degli assessori. In sostanza il Sindaco non sbaglia mai, anche quando nomina un Assessore esterno, come in questo caso, addirittura fiduciario del Sindaco. Significativa la nota apparsa in data odierna proprio dell’Assessore che smentisce totalmente le dichiarazioni del Sindaco ribadendo il suo disaccordo con l’operato della Giunta.
Problemi giudiziari che riguardano il Sindaco
Dovrà rispondere di presunti illeciti oltre che di falso avendo dichiarato di aver rimosso le cause del presunto abuso prima dell’insediamento a Sindaco, mentre la vendita dell’immobile oggetto del presunto abuso è avvenuta successivamente.
Fa specie rilevare che nella sua comunicazione a mezzo stampa il Sindaco osi attaccare la minoranza che in questi anni non ha mai saputo proporre nulla; ancora una volta viene spontaneo chiedersi di quale minoranza si tratta in quanto (come molti sanno, mentre il Sindaco lo ignora), vi è la minoranza “Cambiamo Cocquio Trevisago”, la minoranza “Per Cocquio” e il gruppo misto costituito da vice sindaco e assessore usciti dalla maggioranza.
Sanno i cittadini che attualmente il Sindaco conta su una maggioranza di 7 consiglieri e le minoranze sono costituite da 6 consiglieri?
Innumerevoli sarebbero le contraddizioni e le promesse disattese da questa Amministrazione di cui si potrebbe parlare, ma ora riteniamo doveroso chiedere a tutti i cittadini, alle forze politiche di minoranza, di operare affinché questa Amministrazione così deleteria per gli interessi della nostra comunità sia fermata.
Pertanto chiediamo che le minoranze consiliari promuovano un dibattito pubblico aperto a tutti coloro che hanno effettivamente a cuore il futuro del nostro paese.
Partito Democratico Circolo di Cocquio Trevisago, 14 febbraio 2020
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