Reddito di Cittadinanza e spese mediche: cosa c’è da sapere?

reddito di cittadinanza

Nella provincia di Varese sono 6.300 i beneficiari del Reddito di Cittadinanza, come abbiamo avuto modo di sottolineare in quest’articolo, cittadini che percepiscono in media una sovvenzione mensile di 480 euro.

Dal momento che il Reddito di Cittadinanza ha rappresentato una novità assoluta per quel che riguarda il welfare italiano, non stupisce il fatto che siano stati davvero tantissimi i dubbi sul suo possibile utilizzo; alcuni chiarimenti da parte del Governo, peraltro, sono giunti in itinere.

Cosa c’è da sapere sul Reddito di Cittadinanza

Anzitutto, bisogna sottolineare che il Reddito di Cittadinanza non viene riconosciuto in contanti, bensì tramite un’apposita card che gli aventi diritto possono richiedere, ciò significa che le spese effettuate sono rigorosamente tracciabili.

Esistono spese che possono essere compiute e, al contempo, spese che sono assolutamente vietate in quanto ritenute poco etiche o comunque poco consone ai consumi di una persona che versa in una condizione di indigenza. La ratio, ovviamente, è questa: il cittadino deve spendere i soldi erogati sulla card per condurre una vita dignitosa, non certamente per dei meri vizi o per compiere spese effimere.

Sul sito Internet ufficiale del Reddito di Cittadinanza sono state subito specificate alcune categorie di spese non ammissibili, come ad esempio quelle relative al gioco d’azzardo oppure quelle riguardanti materiale pornografico, tuttavia nel corso dei mesi sono sorti non pochi dubbi relativi ad altre tipologie di acquisti che, a differenza di quelli appena citati, sarebbero potuti essere coerenti con la necessità di un cittadino che cerca di condurre una vita dignitosa in modo del tutto etico.

Il dubbio relativo alle spese mediche

Tra questi figurano senza dubbio le spese mediche: ciò che viene speso per curare la propria salute non può che essere una spesa necessaria, non c’è alcun dubbio, tuttavia c’è chi ha sollevato alcuni dubbi sottolineando il fatto che il cittadino che ha bisogno di simili servizi può tranquillamente rivolgersi alla Sanità Pubblica.

Ed allora, i soldi erogati mensilmente sotto forma di Reddito di Cittadinanza si possono spendere per delle visite mediche private oppure no?

Per rispondere in modo pertinente è necessario citare il Decreto Attuativo del mese di aprile 2019, regolarmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale e consultabile a questo link, in cui si sono appunto specificate in modo ufficiale tutte le modalità con cui non può assolutamente essere speso il Reddito di Cittadinanza.

Le spese mediche rientrano tra quelle consentite

Nel Decreto si menzionano diverse tipologie di spesa includendo anche i servizi assicurativi (non è possibile, dunque, far ricorso al Reddito di Cittadinanza per acquistare la polizza di Responsabilità Civile per poter circolare con la propria macchina), ma delle spese mediche non c’è traccia, ciò significa che esse sono consentite.

Immaginando che un titolare di Reddito di Cittadinanza necessiti di un otorino Bologna e si rivolga, per quest’esigenza, ad una struttura privata della sua città quale Ionoforetica, è assolutamente libero di farlo.

Ovviamente, il discorso potrebbe cambiare nel caso in cui il cittadino si rivolga ad una struttura medica privata per un’esigenza effimera, ad esempio per un intervento di chirurgia estetica: dal momento che, come detto in precedenza, tutte le spese effettuate con il Reddito di Cittadinanza vengono tracciate, una spesa di questo tipo potrebbe risultare poco coerente con le esigenze di una persona indigente e potrebbe quindi comportare dei provvedimenti.

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Pubblicato il 24 Febbraio 2020
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