Reggio Children e inglese: l’innovazione che piace
L'ascolto del territorio ha permesso all'elementare di Cazzago (e Inarzo) di assicurarsi una classe prima per l'anno scolastico 2020-2021: per la prima volta in tre anni gli alunni aumentano

Innovazioni didattiche, progetti, collaborazione e soprattutto ascolto del territorio sono i pilastri che hanno permesso alla primaria Pascoli di Cazzago Brabbia (e Inarzo) di assicurarsi una classe prima per l’anno scolastico 2020-2021.
Con 14 i nuovi iscritti che inizieranno il loro percorso a settembre, l’elementare inverte nettamente la rotta che l’ha vista perdere alunni negli ultimi due anni, a seguito del calo demografico in paese.
Il gruppo insegnanti, coordinati dalla referente di plesso Marzia Giorgetti, hanno esteso quest’anno il progetto di continuità con la scuola dell’infanzia di Cazzago anche alla Ugo Bassi (paritaria) di Inarzo “perché da quando Inarzo non ha più la sua scuola elementare è giusto che sia quella di Cazzago a proporsi in continuità con l’asilo di Inarzo”, spiega la Giorgetti. E siccome l’asilo di Inarzo è ispirato all’approccio Reggio Children, l’elementare di Cazzago ha scelto di avviare pure una formazione per docenti sul Reggio Emilia Approach “che guiderà il lavoro di apprendimento basato sull’esperienza diretta soprattutto per le materie scientifiche, grazie anche al sostegno del Comitato genitori che finanzia l’allestimento, già in corso, di un apposito atelier-laboratorio.
Altri tre progetti prendono corpo in questi mesi alla primaria di Cazzago, dal Philosophy for Children, per aiutare i bambini a sviluppare la propria autonomia di pensiero all’inglese con insegnante madrelingua e formata al metodo Hocus&Lotus, basato sulla drammatizzazione e teatralizzazione della lingua, offerto ai bambini delle attuali e delle future prime.
Tutte iniziative che affiancano quelle già in essere, dalla Lingua dei nonni ai laboratori di arte e musicale, per passare poi all’educazione civica, tassello fondamentale della formazione della persona, con una nuova collaborazione con l’amministrazione comunale per eleggere il sindaco dei bambini (tra gli alunni di quinta) con il mandato di portare al primo cittadino le esigenze dei giovani studenti.
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