Sandrinelli: “Nessun accordo preventivo col sindaco sulle mie dimissioni”

Parla, con uno scritto di suo pugno, l'assessore dimessosi lo scorso 10 febbraio dalla giunta

Avarie

È un botta e risposta a distanza di poche ore quello fra il sindaco Danilo Centrella e l’ex assessore Isacco Sandrinelli dopo la notizia delle sue dimissioni. Pubblichiamo la nota integrale del professionista scelto come componente esterno della giunta.

Leggo con grande stupore sull’articolo odierno di Varesenews.it che le dimissioni erano state concordate con il sindaco qualche giorno prima durante un incontro con il quale era ancora una volta sottolineata la mancanza di risultati rispetto agli obiettivi concordati con me e con tutta la giunta.

Bhè credo che il sindaco abbia voluto scherzare essendo questo il periodo carnevalesco, tanto più che lunedì 10 u.s. DOPO le mie dimissioni, il sindaco mi scriveva alcuni messaggi che ancora conservo (e tengo a disposizione per chi volesse) dove mi veniva richiesto di pensare bene alle mie scelte, che sperava potessi cambiare.

Non leggo e non vedo accordi …… Più chiaro di così! Nel merito dei rinvii e rallentamenti ai quali l’Assessore Sandrinelli non ha saputo dare risposte o spiegazioni, mi preme ricordare che prima di andarmene, ho diligentemente preparato tutte le opere da fare nell’anno 2020, quali: adattabilità municipio per Euro 85.000, adattabilità biblioteca per Euro 15.000, messa in sicurezza urgente scuola Alighieri per Euro 33.000, opere di sistemazione edile scuola Alighieri per Euro 120.000, sistemazioni facciate cimitero per Euro 17.000, asfaltature strade e marciapiedi (ben 15 vie) con dettaglio di ogni singola via per complessivi Euro 380.000, ed imbiancatura scuola Alighieri per Euro 36.000; tutto per complessivi Euro 686.000 oltre IVA.

Ci tengo ad evidenziare opere e costi, in quanto frutto del mio operato per opere pubbliche dell’anno in corso (speriamo che non si dica che non li ho pensati e preparati io anche questa volta……), mentre nulla ho fatto del cosiddetto “pratone”, in quanto l’opera che l’attuale amministrazione vorrebbe eseguire, dovrebbe quantomeno essere l’espressione dei cittadini se utile o meno, e soprattutto perché per realizzare tale opera (qualsiasi sia il costo) dovrà essere chiesto un mutuo per il quale i cittadini di Cocquio pagheranno per i prossimi anni. Forse era giusto chiedere ai Cocquiesi se vogliono un mutuo per un opera che vogliono o non vogliono.
Mi si “stuzzica” anche sugli attrezzi ginnici nel parco?
Ma il sindaco non si ricorda che concordemente si è deciso di posizionarli in primavera per non danneggiarli nel periodo invernale?

Sulla via intitolata al Gen. Maletti, non vorrei creare confusione, ma a dire il vero, giorni PRIMA del consiglio comunale del 10 febbraio, il sindaco scriveva già sui giornali
del cambio del nome della via, pertanto, sarebbe stato più giusto ammettere un banale errore di comunicazione piuttosto che accusare l’incolpevole Sandrinelli che peraltro NON era presente alla giunta di cui si parla tanto.
Altro argomento molto incomprensibile è la palestra comunale, uno stabile nato esclusivamente come pertinenza ed utilizzo delle adiacenti scuole e non certo per fare tornei di squadre e/o società esterne al paese di Cocquio Trevisago.
Se poi nasce l’esigenza di poche settimane fa di società esterne a cui è stato promesso l’uso della palestra scolastica ma che non ha attualmente i requisiti, bhè questo è un altro discorso.

Nel merito dei tanti punti luce, il sindaco dovrebbe ben sapere che la gara per il nuovo gestore degli impianti, doveva già essere completata prima della fine dell’anno 2019, ma non certo a causa dell’Assessore Sandrinelli, i tempi si sono allungati………
Non è nel mio stile fare polemica, e mi dispiace leggere i toni accusatori di un sindaco che ben conosce la realtà ed i fatti.
Ha nozione ma non dice apertamente, che da quando lui è sindaco, il primo responsabile dell’ufficio tecnico se ne è andato, un dipendente dell’ufficio tecnico se ne è andato, e 2 assessori del settore tecnico se ne sono andati (senza concordare nulla col sindaco).
Forse qualche considerazione andrebbe fatta ……Dopo questo articolo non è mia intenzione continuare a rispondere ed a replicare ad ulteriori articoli/dettati/proclami, ecc. che altri vorranno fare.
Chi conosce Cocquio sa come stanno veramente le cose, e poi, il popolo è sovrano, e giudicherà l’operato di amministratori e/o esterni e prenderà le giuste decisioni alle prossime elezioni.
Buon lavoro a tutti.

Isacco Sandrinelli

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Febbraio 2020
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