Ammortizzatori sociali, riduzione o sospensione dell’attività lavorativa contro il Coronavirus
Cgil, Cisl e Uil, Governo e parti datoriali hanno firmato un “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”
È stato firmato questa mattina, sabato 14 marzo, presso la Presidenza del Consiglio, un “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”. Firmatari i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, il Governo e le parti datoriali .
Si tratta di un provvedimento molto atteso, considerate le tensioni di questi giorni in molte fabbriche italiane. «È un risultato molto importante – scrivono in una nota congiunta i sindacati – in una fase che impone a tutti massima responsabilità nel garantire, prima di ogni altra cosa, la sicurezza e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici. La salute di chi lavora è per noi un’assoluta priorità che deve precedere qualunque altra considerazione economica o produttiva».
L’accordo sottoscritto consentirà alle imprese di tutti i settori, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro. Nell’accordo è stato previsto il coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze a livello aziendale o territoriale per garantire una piena ed effettiva tutela della loro salute. Ora va attuato in tutte le aziende ed in tutti i luoghi di lavoro coinvolgendo i rappresentanti sindacali, per contenere la diffusione del virus.
«È importante – conclude la nota del sindacato – che in tutti i luoghi di lavoro si chieda una piena effettività dell’intesa che è stata raggiunta. Sappiamo che il momento è difficile e sappiamo che i lavoratori e le lavoratrici italiane sapranno agire e contribuire, con la responsabilità che hanno sempre saputo dimostrare, nell’adeguare l’organizzazione aziendale e i ritmi produttivi per garantire la massima sicurezza possibile e la continuazione produttiva essenziale per non fermare il Paese. Importante è la sottoscrizione del testo da parte del Governo che, per quanto di sua competenza, favorirà la piena attuazione del protocollo».
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